La lunga Vertenza dello Stretto che ha impartito lezioni di lotta operaia nella città di Messina continua ad incassare risultati con l’assunzione dei marittimi precari che oltre a rivendicare la loro stabilizzazione hanno difeso per anni l’impianto di traghettamento ferroviario dello Stretto continuamente minacciato di dismissione.
I primi 10 marinai hanno festeggiato con il Sindacato ORSA l’assunzione a tempo indeterminato che giunge dopo le assunzioni di Ufficiali, Motoristi ed Elettricisti. Dopo anni di lotte stiamo assistendo a un serio tentativo di rilancio della navigazione ferroviaria che resta indispensabile per la continuità territoriale a prescindere dal progetto ponte – ha commentato il Segretario Generale dell’ORSA Mariano Massaro – Questi lavoratori hanno lottato per oltre 20 anni a difesa dei traghetti ferroviari, i messinesi hanno ben impressa nella memoria la grande manifestazione del febbraio 2015 che portò in piazza migliaia di cittadini siciliani e calabresi dietro lo striscione IL FERRIBOTTE NON SI TOCCA.
Con le lotte dei lavoratori si è passati dall’ombra della dismissione a un serio tentativo di rilancio dell’impianto, le proteste contro l’isolamento della Sicilia hanno fatto giungere nello Stretto i mezzi veloci della Metromare, oggi Blu Jet, ed hanno ottenuto il rinnovamento della flotta a quattro binari con l’arrivo di nave Messina, della nuova nave Iginia e di una terza nave già sovvenzionata che presto solcherà le acque dello Stretto.
Il giusto merito va riconosciuto alla dirigenza aziendale che ha riorganizzato il sistema con una nuova macrostruttura e nel confronto con i sindacati ha preso atto della carenza di organico e della necessità di rinnovare una flotta vecchia di 40 anni.
Ricambio generazionale e nuove unità navali erano le rivendicazioni del sindacato che pian piano si stanno concretizzando, dopo le assunzioni di Ingegneri, Ufficiali, Motoristi, Elettricisti e Marinai, prima della fine dell’anno arriveranno le assunzioni di Mozzi e Polivalenti – continua Massaro- centinaia di assunzioni e nuove unità a completamento di un progetto di modernizzazione che renderà il traghettamento ferroviario fruibile ed efficiente. Auguro buon lavoro ai nuovi assunti- conclude il Segretario dell’ORSA- non ci fermeremo fino a quando l’ultimo precario sarà stabilizzato.