Si è svolto venerdì pomeriggio, presso la “Sala Ovale” di Palazzo Zanca l’incontro organizzato da Legambiente, a tema “Città 2030 come cambia la mobilità“.
Gli onori di casa sono stati fatti dal Direttore Generale del Comune di Messina, dott. Salvo Puccio, stante l’assenza del sindaco Basile, per concomitanti impegni istituzionali.
A seguire, è intervenuto Anthony Barbagallo, capogruppo PD commissione Trasporti, poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati. L’onorevole ha colto l’occasione per mandare qualche frecciatina al governo nazionale che, agli atti, risulta “poco green”. I dati degli ultimi due anni dicono che la vendita delle auto elettriche in Italia è di gran lunga inferiore a paesi gemelli come la Spagna. Ma soprattutto, grazie al PNRR erano stati stanziati dei fondi per l’istallazione di 33.500 colonnine elettriche che, ad oggi, non trova un bando di attuazione. Barbagallo, infine, ha rimproverato al governo Meloni l’introduzione dell’obbligo della targa per i monopattini che ha dato un colpo di grazia alle varie società e cooperative di noleggio, col rischio di dar luogo a tanti licenziamenti.
Roberto Scacchi, responsabile mobilità di Legambiente Nazionale, ha presentato il documento relativo alla mobilità messinese ed agli obiettivi per il 2030.
Tra questi ultimi, la necessità di ridurre l’inquinamento. In particolare, in base ai parametri introdotti dall’Europa, bisogna ridurre i PM10 (Particolato) del 9% ed i NO2 (biossido di azoto) del 13%. Sul punto si è sottolineato che l’eventuale costruzione del ponte potrebbe avere un impatto negativo a livello di inquinamento, proprio per il trasporto di merci su gomme.

All’incontro è intervenuta anche l’Avv. Carla Grillo, presidente Atm, la quale ha evidenziato i progressi fatti dalla locale azienda trasporti, con ben 335 nuove assunzioni dal 2020 ad oggi, comprensive di categorie protette. In tema “green”, l’Avv. Grillo ha evidenziato come si sia passato dai 50 mezzi del 2019 ai 184 mezzi attuali, con 50 elettrici e 19 ibridi ed il resto della flotta con mezzi Euro 6, con basso impatto ambientale e, quindi, con un grande impegno aziendale al rispetto della normativa europea sulla riduzione dell’inquinamento. L’obiettivo di Atm per il 2025, ha continuato la presidente, prevede l’arrivo di altri 54 bus elettrici e, nel 2026, l’arrivo di 12 bus elettrici snodati finanziati dal PNRR.
L’attenzione si è, poi, soffermata sul blocco del tram per il restyling necessario e la possibilità di incrementare il numero di vetture da mettere in circolazione a cantiere concluso.
Infine, sono intervenuti Tommaso Castronovo, Presidente Legambiente Sicilia, Santino Cannavò, Uisp Messina e Giovanni Russo, Associazione Ferrovie Siciliane.
A chiusura si è svolto un ampio dibattito con interviste tra il pubblico intervenuto.