Riceviamo dal Coordinamento No Ponte:

Un altro momento importante della lotta di un’intera comunità, arrivata in un’alta sede di rappresentanza democratica.

Il Coordinamento NoPonte di Messina ha illustrato al Parlamento Europeo di Bruxelles le ragioni del territorio alla contrarietà della costruzione del Ponte sullo Stretto.

L’incontro di ieri, mercoledì 19, ha rappresentato un passaggio significativo della mobilitazione che vede un ampio fronte sociale impegnato a difendere le istanze di cittadini e cittadine.
Alla base delle motivazioni, spiegano i rappresentanti messinesi intervenuti all’incontro, ci sono aspetti giuridici, amministrativi e tecnici che non sono stati rispettati e quelli ambientali e sociali che non stati considerati dal Governo italiano.

Chiediamo con forza che l’Europa faccia da garante del rispetto delle regole europee soprattutto sulle direttive dell’ambiente e degli appalti.
Il nostro territorio, proseguono gli esponenti messinesi, necessita di interventi strutturali per potenziare e migliorare le strade e le autostrade, efficientare le ferrovie e investire le risorse sul rafforzamento della rete idrica e azioni concrete contro il dissesto idrogeologico.

Bisogna preservare e tutelare tutte le aree di interesse naturalistico e ambientale che fanno dello Stretto un luogo unico al mondo.
Basta con la propaganda tossica e dannosa sul Ponte come panacea di tutti i mali.
Bisogna intervenire investendo le risorse per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle cittadine e dei cittadini che vivono, operano e lavorano nei nostri territori. Il ponte, di certo, non rappresenta la risposta ai problemi della Sicilia e del Mezzogiorno, anzi, la bramosia della sua costruzione ha rappresentato negli anni un freno allo sviluppo economico e sociale della nostra terra.
A chi pensa che il Ponte venga prima della salute e dell’istruzione, noi rispondiamo che questi due diritti sono sanciti dalla nostra Costituzione e che mai nessun ponte potrà sostituirli.

I componenti del Coordinamento NoPonte di Messina (WWF, Legambiente, Invece del ponte, No ponte Capo Peloro, CGIL, PD, M5S, AVS) presenti a Bruxelles, hanno dato voce alle migliaia di persone che da anni lottano contro un’opera inutile e dannosa.