Si è svolto stamattina nella Sala Consulta della Camera di Commercio l’incontro “Agenti, consulenti, imprese. Insieme per un nuovo sentiero”, organizzato da Fiarc (Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio) di Confesercenti. Si tratta della seconda tappa a livello nazionale di un “convegno diffuso”, un percorso che il sindacato ha organizzato per confrontarsi con imprese e agenti di commercio sui temi della previdenza, della formazione e dell’assistenza. L’obiettivo è di disegnare una nuova Fondazione Enasarco, ente di previdenza integrativa obbligatoria dei professionisti dell’intermediazione commerciale e finanziaria.
All’appuntamento hanno preso parte Alberto Palella, vice presidente nazionale Fiarc Confesercenti, Sauro Spignoli, responsabile nazionale Ufficio Studi Fiarc, Michele Sorbera, direttore Confesercenti Sicilia, Fabio D’Onofrio, coordinatore nazionale Fiarc, Antonio Buonfiglio, direttore Enasarco e il presidente nazionale del sindacato Antonino Marcianò.
Attraverso le iniziative adottate dalla Fiarc su tutto il territorio nazionale si intende mettere a punto una strategia programmatica che sarà oggetto di un documento da portare all’attenzione del Consiglio d’amministrazione di Enasarco e al Governo. Prioritario l’aspetto della tutela delle prestazioni previdenziali. Su questo argomento si è soffermato il presidente di Confesercenti Messina Alberto Palella: “I conti della Fondazione Enasarco sono in regola- ha precisato Palella- non esistono rischi per i lavoratori, ma quello che vorremmo è il reperimento di maggiori risorse per garantire agli agenti di commercio una pensione integrativa più cospicua e aderente con le necessità dei tempi”.
Nel corso del convegno si è discusso anche di un nuovo sistema di assistenza, non più solo alla persona ma anche alle imprese e di una formazione professionale rivolta sia agli agenti che alle aziende. Un quarto focus è stato incentrato sugli interventi di Enasarco sull’economia reale. “Chiediamo- ha detto il coordinatore nazionale di Fiarc Confesercenti Fabio D’Onofrio- non solo ed esclusivamente azioni di natura finanziaria in senso stretto, ma anche a salvaguardia del mercato delle aziende o per la loro innovazione tecnologica, strumenti che creino occupazione per gli agenti e nuove opportunità per le imprese mandanti”.