Messina-Casertana finisce nel peggiore dei modi, con un 2-2 insperato per i campani, sotto di 2 gol fino al 65′ e le sorprendenti ed imprevedibili dimissione del tecnico, Giacomo Modica, che ha sconvolto spogliatoio e tifosi.
Degno copione di un film di Dario Argento (o Carlo Vanzina?!?), la partita era cominciata nel migliore dei modi, con la commozione generale del pubblico alla lettura, da parte dello speaker, del messaggio scritto dall’ex capitano giallorosso, Antonio Bellopede, dedicato all’ex compagno, Totò Schillaci, per il quale, in curva sud, è stato esposto uno striscione con la scritta: “Ciao Totò, di Messina vanto e gloria“.
Stessa commozione respirata dopo il minuto di silenzio osservato dalle due squadre, disposte nel cerchio del centrocampo.
La partita era iniziata con il seguente undici titolare: Curtosi, Lia, Manetta, Rizzo, Ortisi, Petrucci, Garofalo, Pedicillo, Anatriello, Petrungaro e Luciani. Fischio d’inizio e Messina subito in vantaggio con Petrungaro, abile, di testa, a concretizzare un cross dalla sinistra di Pedicillo. La Casertana accusa il colpo e rischia di subire la doppietta di Petrungaro al 15′, ma questa volta il portiere campano si salva in calcio d’angolo. Due minuti dopo arriva il raddoppio con Luciani che, a tu per tu col portiere Zanellati, lo scarta con un dribbling ed insacca la porta ormai sguarnita. Il Messina domina tutto il primo tempo limitando gli attacchi campani. Al 39′ ancora giallorossi in attacco con Petrucci, ma il suo tiro finisce alto. Sul finale ci prova Lia, ma sul suo tiro trova un compagno di squadra che smorza la palla che finisce sul fondo. Si va, quindi, negli spogliatoi sul punteggio di 2-0. Nella ripresa, il Messina cerca di dettare i tempi ma, mentalmente, perde lucidità e subisce gli attacchi della Casertana che pareggia al 66′ con Carretta che approfitta di uno svarione difensivo di Rizzo e Ortisi, che si fanno superare facilmente, con il fantasista campano che, a fil di palo, trafigge un Curtosi poco reattivo. Il gol della bandiera rilancia i campani e preoccupa i peloritani. La difesa giallorossa continua a soffrire gli attacchi campani e, al 32′ Manetta rincorre Bakayoko, facendo un intervento sconsiderato in area: per l’arbitro è rigore! Sul dischetto calcia Damian il cui tiro viene deviato sul palo da Curtosi, ma la palla torna sui piedi di Damian che insacca a porta vuota. Cade il gelo sullo stadio.
Una partita praticamente chiusa viene compromessa in soli dieci minuti.
Modica corre ai ripari e, nel giro di due finestre, effettua ben 4 cambi con Frisenna, Morleo, Anzelmo e Ndir. Il Messina prova l’attacco finale. Ci prova al novantesimo Luciani che viene anticipato dal portiere avversario.
L’ultima occasione della partita è per la Casertana ma l’azione si spegne sul fondo per il fischio finale dell’arbitro.
In sala stampa scoppia la “bomba”.
Modica si presenta velocemente solo per dire che non è più l’allenatore del Messina, precisando che le dimissioni sono “irrevocabili”, scusandosi “per aver perso del tempo, alla città alla tifoseria”.
Intorno alla mezzanotte è arrivato il comunicato stampa del presidente Sciotto che annuncia di aver respinto le dimissioni, dando piena fiducia al tecnico Modica.
Si preannuncia, quindi, una settimana calda con due trasferte difficili (Latina e Picerno) ed una situazione in panchina tutta da definire!