Prima donna nel board dirigenziale del club di Akademia
Sales manager nell’azienda di famiglia, l’imprenditrice messinese ha smesso di giocare dopo trentasei anni di attività. Adesso, punta a trasferire la propria “corporate vision” all’interno della società sportiva. Mercoledì 31 Luglio, intanto, presso la Camera di Commercio la presentazione della partnership tra Akademia, Sicindustria e Confesercenti
Insieme alla sorella Simona e ai fratelli Vilfredo e Alessandro, rappresenta la quarta generazione dalla fondazione dell’azienda, avvenuta nel 1926, da parte di nonno materno Salvatore e del bisnonno Simone e che, attraverso papà Sandro, si è sviluppata arrivando a rappresentare un paradigma dell’imprenditoria.
Rovena Raymo, sales manager della Simone Gatto, azienda leader nella produzione di olii essenziali, di spremute di agrumi naturali, da oltre un anno è anche responsabile marketing di Akademia Sant’Anna.
“Siamo orgogliosi di far parte di questa azienda – commenta Rovena Raymo, soffermandosi inizialmente nel parlare dell’azienda di famiglia. Portiamo avanti tutti i giorni il lavoro iniziato dai nostri nonni, sperando di rispettare il loro volere e di farlo nel modo giusto, nonostante tutte le difficoltà; ne avvertiamo la responsabilità”.
“Siamo fortunati – prosegue l’imprenditrice – perchè facciamo un lavoro profumato e gustoso, producendo olii essenziali e succhi di agrumi. Dobbiamo ringraziare nostro padre che è stato un pioniere e ha deciso di seguire una politica di qualità. Questo rendeva necessario strutturare l’azienda con attrezzature di alto livello nazionali e internazionali, dotandola, al tempo stesso, di una struttura organizzativa con le giuste figure professionali che potessero gestire adeguatamente. Non è semplice ma i frutti pare siano arrivati”.
Per Rovena, la Simone Gatto è anzitutto una questione di famiglia e cuore: “La mia casa; qui, ci sono cresciuta, insieme a tutti i membri della mia famiglia. Non potrei stare altrove. Mi auguro si possa mantenere sempre il lavoro tradizionale. Oggi, le multinazionali dominano e resistere, per un’azienda di famiglia, è davvero complicato. Il mio sogno è quello di diventare specialisti e leader di mercato indiscussi”.
Innamorata del volley e atleta fino a pochissimo tempo fa; vivere questo sport dall’interno della regia manageriale di un team di A2, partendo da un’esperienza pregressa in “prima linea”, costituisce quel motivo in più per dare il cento per cento: “In realtà, ho giocato a pallavolo per trentasei anni, fino alla scorsa stagione. Akademia mi ha dato la possibilità di restare nell’ambiente, pur con un altro ruolo. Sicuramente la mia esperienza pallavolistica, ma anche il mio lavoro, mi aiutano ad avere una visione più corretta del mondo che sto vivendo adesso. Ho l’opportunità di creare un connubio tra il mio lavoro e la passione sportiva, oltre a far parte di una squadra di serie A, visto che come atleta non ci sono riuscita. Ho cercato di applicare la visione d’azienda ad una società sportiva che è a tutti gli effetti impresa. Akademia ha delle potenzialità infinite, però è cresciuta molto in fretta; questo comporta che, spesso, non ci si possa adeguare con la stessa velocità, a livello organizzativo, e che ci voglia giustamente più tempo. Sto provando a dare un contributo in tal senso, ma non è ancora finita”.
Prossimi passi dell’area marketing concentrati anche sul miglioramento dell’immagine societaria; in tal senso “gli eventi organizzati hanno lo scopo di attirare tifosi in palestra in modo che vengano a divertirsi, appassionandosi alla squadra e a questa disciplina, aiutadoci a coltivare e realizzare un sogno, quello di arrivare in A1 e poter giocare contro atlete del calibro di Egonu, Sylla e Orro. Speriamo di arrivarci perché la base per restarci esiste”.
Unica donna nel board dirigenziale di Akademia; quanto a combattività, non ha nulla da invidiare a nessuno: “Sembro calma ma, in realtà, sono molto passionale”.
Come per tanti tifosi di Akademia, le gare di Semifinale Play-Off della scorsa stagione hanno lasciato il segno: “Certo; però, dico anche ogni cosa a sua tempo. Ci stiamo strutturando e, adesso, il salto ce lo aspettiamo. Se non dovesse arrivare sarebbe una delusione. Ogni cosa insegna e prenderemo ciò che verrà”.
Tornando a parlare dello scorsa stagione, Rovena ricorda, in particolare, alcune gare: “Verso la fine della Regular Season, le partite sono state di altissimo livello. La squadra aveva trovato il suo equilibrio e ritmo adeguato, con un rendimento alto e di qualità. Lì abbiamo iniziato a crederci e ci siamo resi conto che potevamo effettuare quel salto di categoria in anticipo rispetto ai programmi societari. All’inizio della stagione ci sono state della partite che hanno lasciato un pò di amaro ma ci stava tutto; non è sempre facile trovare affiatamento, soprattutto quando la squadra è all’80 % nuova ed è normale che ci voglia un pò di rodaggio per giocare bene”.
Le ultime parole sono dedicate ai supporters e a chi magari ancora non ha mai messo piede al Pala
Rescifina: “Aspettiamo tutti in palestra e promettiamo una stagione esaltante; cercheremo di raggiungere tutti insieme un obiettivo ambizioso”.