“Violenza di genere e linguaggio: quando le parole giuste fanno prevenzione”: è questo il titolo dell’incontro svoltosi ieri pomeriggio nel plesso Rettorato dell’Università di Messina e curato dal CIRS, Comitato italiano reinserimento sociale – Casa Famiglia, in sinergia con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Un appuntamento, per i professionisti dell’informazione riconosciuto come corso di formazione professionale, che ha avuto come focus il tema del linguaggio e della forza edificante, evocativa, sovversiva ma talora anche distruttiva che esso detiene. Una lunga riflessione, condotta attraverso il contributo degli autorevoli relatori intervenuti, che ha ruotato attorno all’importanza e al peso dei vocaboli, ora da impiegare per narrare una vicenda, ora da evitare per scongiurare il rischio di spostare l’attenzione dalla vittima al carnefice. Si è a lungo discusso delle modalità con cui raccontare, scrivere e spiegare un fatto di cronaca, soprattutto se di nera, e della necessità di seguire regole, imposte tanto dalla deontologia quanto dal buon senso, lontane dagli stereotipi che fuorviano la narrazione. L’obiettivo, condiviso unanimamente dai presenti, è un’informazione corretta e consapevole, che non si abbandoni a inutili sensazionalismi ma che anzi metta da parte una narrazione superficiale e tossica: informare senza spettacolarizzare è una responsabilità alla quale ogni giornalista è chiamato, nella certezza che l’uso delle parole, nella loro forza dirompente, contribuiscono a formare l’opinione pubblica. Necessaria dunque nella figura del giornalista una rinnovata coscienza critica che investa la professione e orienti un nuovo approccio all’informazione, tenendo conto dell’influenza che i media esercitano sulla società e dell’importanza della prevenzione.
Dopo i saluti istituzionali della rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari, della presidente Cirs Casa Famiglia ETS Maria Celeste Celi e della consigliera ODG Sicilia Tiziana Caruso, si sono alternati al tavolo dei relatori importanti esperti di settore:
Alessandro Cardente, Presidente Taormina forum; Serena Bersani Presidente GIULIA giornaliste; Tiziana Martorana, Giornalista TGR Sicilia; Natalia La Rosa, vicecaposervizio Gazzetta del Sud e responsabile GDS Academy e inserto Noi Magazine; Marcello Gennaro, primo magistrato a emettere la prima sentenza di condanna per reato di femminicidio; Rosangela Fabio, ordinaria di Psicologia UNIME e Paola Ferazzoli, giornalista RAI.
A moderare l’incontro la giornalista RAI Antonella Gurrieri.