Si è svolto, ieri pomeriggio, nella Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina, l’evento dal titolo “Musicoterapia tra neuroscienze ed approccio filosofico“.
L’evento, a conclusione di una settimana che ha visto ben 3 eventi culturali, che hanno dato ulteriore splendore alla B.R.U.M., ha esaminato la Musicoterapia da più punti di vista. La prof. Gabriella Bertuccini ha esaminato i rapporti tra la filosofia e la musica: la musica, come la filosofia, cerca l’archè, cioè il principio di tutte le cose. Difatti anche la musica si rivolge all’assoluto, all’archè! In particolare, la Bertuccini ha approfondito le consonanze e le dissonanze tra musica e filosofia come ricerca dell’infinito e rapporto dell’uomo con l’assoluto.
Il relatore successivo, il dott. Giovanni Albano, ha prima effettuato un excursus storico della musica con applicazione terapeutica che ha origini antichissime, partendo dal ritrovamento di alcuni manufatti, che servivano per l’emissione di suoni, risalenti all’uomo di Neanderthal, per proseguire alla Cina del 2500 AC, col ritrovamento di canne di bambù usate come flauti, per arrivare ai giorni nostri, portando, ad esempio, il caso di alcuni pazienti sottoposti ad interventi cardiovascolari, la cui mortalità era del 30% e che, con una determinata tipologia di sonorità che abbassava la pressione e la frequenza cardiaca, ha permesso di ridurre la mortalità all’8%.
A seguire, l’intervento del prof. Giuseppe Ramires che si è soffermato sulla paura del silenzio, evidenziando come, ormai, in tutti i luoghi si viene martellati con musiche di ogni tipo: nei bar, nei ristoranti, nei negozi, quasi come ci fosse una vera e propria paura del silenzio. Inoltre, il docente ha sviluppato anche il tema delle “sale da concerto” sempre meno frequentate dai giovani, poco recettori di certi stili musicali considerati antichi.
Quest’ultimo tema è stato toccato anche dalla dott.ssa Rosalba Lazzarotto, precisando che, con la sua esperienza all’interno delle scuole, del conservatorio e nella qualità di direttrice dell’Avantgarde Music School, ha constatato che, se i ragazzi ricevono i giusti stimoli, possono avvicinarsi a stili musicali diversi da quelli “commerciali”. Non a caso, al conservatorio è stato introdotto il corso di “musica pop” così come è stato creato il “corso di jazz”. La Lazzarotto ha, altresì, raccontato la sua esperienza nel musicare le liriche di Salvatore Quasimodo con grande successo tra gli studenti, sottolineando il valore educativo che può avere la musica.
A conclusione dell’evento, la direttrice della B.R.U.M., Avv. Tommasa Siragusa, ha fatto un bilancio del convegno, concedendoci una breve intervista, con la promozione dell’esposizione su Turi Vasile, fruibile fino al 15 luglio ed il prossimo evento, in programma dopo la pausa estiva, sul Cardinale Guarino, prevista per il 19 settembre.