Il riconoscimento di Slow Food all’attività identitaria della comunità di pescatori locali per sostenere il loro lavoro e costruire un ponte di biodiversità per salvaguardare il patrimonio naturale e culturale della costa tra Sicilia e Calabria.

La pesca tradizionale dello Stretto di Messina è presidio Slow Food. Il riconoscimento è stato presentato oggi, lunedì 13 maggio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Zanca, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro, cui hanno preso parte il presidente di Slow Food Messina Nino Mostaccio, Antonella Donato presidente Associazione Pescatori Feluca dello Stretto, e Lorenzo Arrigo attivista di Slow Food.

In apertura dell’incontro l’assessore Finocchiaro ha salutato i presenti e nel ringraziare l’associazione Slow Food ha affermato “L’inserimento della pesca tradizionale del nostro Stretto nella rete Slow Food e in particolare la pesca del pescespada è una bella pagina di impegno istituzionale e di questa amministrazione – ha detto Finocchiaro – per supportare un’importante attività rivolta a tutelare l’identità dei nostri pescatori locali nell’ottica di contribuire a dare sviluppo all’economia locale”. “Un Presidio speciale, che va molto oltre il prodotto – ha aggiunto l’Assessore – perché è una scommessa sul futuro di questa Città. Insieme a tutto il comparto del settore pesca e agli attori istituzionali e non, Messina guarda alla sua risorsa più importante, il mare, e mette insieme rispetto dell’ambiente e rispetto per il lavoro, per la cultura e per il sapere di molte generazioni attraverso simili iniziative che tendono da una parte a salvaguardare l’identità di uno tra i più importanti simboli di Messina, il pescespada, la cui pesca è legata all’utilizzo delle antiche feluche, e al tempo stesso promuovere pesca turismo per la costruzione di un futuro sostenibile per una città che merita un mare pulito con prodotti di qualità certificati”. “Una sana e buona amministrazione è sempre vicina a supportare iniziative per impreziosire le nostre eccellenze”, ha concluso l’assessore Finocchiaro.

Il sindaco Basile intervenuto a seguire, nel confermare quanto espresso dall’Assessore, ha detto “Il nostro sostegno all’iniziativa è animata dallo spirito di tutelare il nostro territorio e contribuire allo sviluppo di strumenti che possono aiutarci a raccontare un’identità legata alle tradizioni del nostro mare”.

L’iniziativa ha spiegato il Presidente Slow Food Mostaccio è promossa da Messina Food Policy, il tavolo per le politiche agroalimentari nato a settembre 2022, sulla spinta di Slow Food Messina in collaborazione con il Comune di Messina, e l’impegno della Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina, Slow Food Sicilia, la Città Metropolitana di Messina, la Camera di Commercio di Messina e la Fondazione Me.S.S.In.A., con l’intento di sviluppare politiche a sostegno della transizione ecologica, riconoscendo nel cibo un elemento trasversale per il cambiamento, oltre che fondamentale, per promuovere un turismo sostenibile che guarda ai produttori come custodi dei territori.

“Una nuova tappa quella segnata oggi, grazie ad una sinergia di intenti e supportati dall’Amministrazione comunale che ringrazio – ha aggiunto Mostaccio – con l’obiettivo di creare progetti virtuosi attraverso il cibo per garantire la transizione ecologica, la sostenibilità e la biodiversità traendo beneficio dal recupero del suolo. Nella fattispecie la risorsa importante della Città di Messina è il mare su quel tratto di mare che separa Messina dalla Calabria lavoreremo per valorizzarlo e tutelare i nostri pescatori e preservare la pesca tradizionale e il pescato sostenibile”. Per il comparto della pesca artigianale è intervenuta la presidente Donato complimentandosi per l’iniziativa, che oltre ad essere interessata quale guida dell’associazione pescatori Feluca ha tenuto a precisare “già da tempo il comparto ha recepito le linee guida della sostenibilità e riconosciamo – ha detto la Donato – la valenza del progetto non soltanto in termini di pesca tradizionale ma anche di pesca turismo in quanto attività che può rappresentare un importante elemento di diversificazione a sostegno dell’attività dei pescatori”.

Per il notevole impatto che il riconoscimento del presidio può generare sulla comunità, anche sul fronte turistico, l’incontro con la stampa è stato occasione per annunciare la festa del Presidio, celebrato con l’evento denominato “Il mare chiama”, che si terrà in uno dei luoghi più affascinante della città, il complesso monumentale del Monte di Pietà, dal 17 al 19 maggio, dove sarà allestita una mostra tematica e saranno proiettati documentari d’epoca e contemporanei dedicati ai riti della pesca tradizionale sullo Stretto di Messina.

Il programma dell’evento è stato illustrato dall’attivista Slow Food Arrigo, il quale ha assicurato che sarà una festa per costruire legami e connessioni per proteggere, tutelare e valorizzare l’intera area dello Stretto di Messina, attraverso appuntamenti enogastronomici, tavole rotonde, forum e laboratori del gusto sulla pesca tradizionale nello Stretto di Messina, per promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo per un intero territorio. Un palinsesto di eventi rivolto non solo agli operatori del settore ma che si apre ad ogni cittadino interessato al vivere sostenibile. Durante i tre giorni dell’evento saranno accolti ospiti, provenienti da diverse città italiane e da alcuni paesi dell’area del Mediterraneo, che animeranno i forum tematici e gli stand degustativi in cui il pescato locale verrà cucinato e declinato secondo le diverse culture mediterranee.