Iniziata il 25 aprile prosegue con banchetti nella città e nei comuni della provincia la raccolta firme

“Nei prossimi tre mesi incontreremo lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini, giovani, pensionate e pensionati  – dice il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti – e spiegheremo perché è importante firmare per abrogare le norme che hanno precarizzato il lavoro. È una mobilitazione forte quella messa in campo dalla Cgil per migliorare la condizione di lavoro e di vita, con proposte e azioni per ridare valore al lavoro, combattere lo sfruttamento delle persone e la precarietà, assicurare diritti”.

I quesiti proposti dalla Cgil, per cambiare le norme che hanno impoverito il lavoro e hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili, con meno diritti e con più possibilità di essere licenziati. I referendum puntano alle tutele contro i licenziamenti illegittimi, al superamento della precarietà, alla sicurezza negli appalti. I due quesiti sui licenziamenti illegittimi, puntano in particolare, con la cancellazione del Jobs act, alla previsione per tutti del reintegro nel posto di lavoro. Un altro riguarda la sicurezza dei lavoratori negli appalti con la responsabilità del committente, un altro ancora è contro la liberalizzazione dei contratti a termine che, per la Cgil devono essere legati alle causali.

“In un territorio come quello messinese dove la precarietà dilagante non dà prospettive – aggiunge il segretario generale della Cgil Messina -, cancellare quelle norme che hanno reso il lavoro precario e povero ha un certo significato. Saremo in tutte le piazze e in tutti i luoghi di lavoro”.

La raccolta firme continuerà nelle prossime settimane in tutto il territorio e nelle sedi Cgil.