Sofferenza ma anche tanti motivi di esultanza in casa Akademia Città Di Messina dopo l’ultimo turno di Pool Promozione.

La prima, non certo per il risultato finale di una gara – contro Mondovì – utile solo per fini puramemente di cronaca e statistici, quanto per la fatica di una settimana di intensi carichi di lavoro cui la squadra è andata incontro in modo da preparare al meglio le prossime gare di semifinale con Talmassons e quelle eventualmente da disputare nella coda finale ma che consacrerà il salto di categoria in serie A1 di una delle attuali quattro contendenti.

La seconda, facile da cogliere semplicemente riavvolgendo il nastro e scorrendolo, step by step, alla ricerca delle tappe significative che hanno segnato lo splendido cammino delle messinesi: dalla vittoria al tie-break in rimonta contro Padova, al successo esterno sul taraflex del “PalaGeorge” di Montichiari, passando per il successo interno contro Talmassons, la salvezza anticipata arrivata a Soverato, la vittoria nei quarti di Coppa Italia a Macerata, senza dimenticare il successo del “PalaRescifina” al quinto set contro Busto e la battaglia agonistica di qualche giorno dopo a Castellanza in Coppa, dagli esiti sfavorevoli ma che resta forse una migliori prestazioni stagionali della squadra.

Ma la gara del sabato di Pasqua resterà, in ogni caso, negli almanacchi della storia di questo sport soprattutto per motivi meno sportivi e più legati al grande sforzo compiuto dalla società, per stimolare la crescita del club ma anche del contesto che vi ruota intorno, e culminato con la prima giornata dell’Akademia Sport and Music i cui eventi hanno preso il via proprio in occasione del match con le piemontesi. Si tratta forse della novità – o anche di vera e propria innovazione – più importante dell’intera stagione, quel passaggio attraverso cui introdurre un ulteriore elemento capace di far compiere un salto di qualità manageriale prima, di categoria poi, conducendo complessivamente la realtà pallavolistica verso traguardi ambiziosi che possano costituire, nel lungo periodo, patrimonio della città e dell’intero territorio.   

La classifica

Perugia 72, Busto Arsizio 66, Messina 59, Talmassons 56, Macerata 55, Como 52, Cremona 47, Mondovì 46, San Giovanni in M.no 45, Montecchio 37