Le artiste Pupi Fuschi e Vania Elettra Tam hanno presentato le loro opere coordinate dalla critica d’arte Mariateresa Zagone, che ha curato anche il testo critico.
Le tele sono caratterizzate da una vena ironica che restituisce un quadro meno stereotipato dei ruoli di genere maschile e femminile.
L’intento è quello di ribaltare l’assioma acclarato che le donne non siano ironiche, dimostrando come sappiano invece guardare con leggero distacco, con un sorriso libero da sarcasmo, a sè stesse e all’altro sesso. Chiara è la critica della trasformazione sociale in atto, attraverso una rivisitazione radicale e ironica della mascolinità egoica e della femminilità isterica. Ai nostri microfoni sono intervenute Pupi Fuschi e Mariateresa Zagone; assente per motivi familiari Vania Elettra Tam.
“Ho immaginato il dialogo fra Pupi Fuschi e Vania Elettra Tam – afferma Mariateresa Zagone – su uno specifico tema evitando qualsiasi imposizione concettuale, lasciando totale autonomia di significato alle opere e limitandomi ad individuare nel focus tematico Ironia – Spostamento il punto di incontro. Le artiste fanno qui incontrare le loro creature dissacranti inserendole, in modo onirico e sempre elegante, nello spazio visivo. I soggetti di Pupi sono uomini magri privi di autocontrollo o ipercontrollati, goffi o vanitosi, spregiudicati o smitizzati, che si reinventato in desabillè davanti ad uno specchio o seduti su un sofà a cui fanno da contrappunto le donne di Vania.
Pupi e Vania perseguono una rivisitazione radicale e ironica della mascolinità egoica e della femminilità isterica e attualizzano i loro significati metaforici collegandoli ad atteggiamenti contemporanei. Le opere selezionate offrono messaggi visivi taglienti, provocatori, che ironizzano su narrazioni consuete e generano uno spostamento di significato”.