Nel pomeriggio di ieri si è svolto presso la galleria d’arte Spazio Macos l’evento “Omaggio a lei“, in cui tutti gli artisti del Piccolo Museo d’Arte Contemporanea hanno voluto omaggiare la figura femminile in occasione della Giornata Internazionale dedicata alla donna.
La stessa padrona di casa, Mamy Costa, ha presentato un’opera composta da materiale di riciclo che rappresenta la testa di una donna avvolta da un velo di fili ed una con una cravatta al collo con un nodo che quasi stringe la gola, simboli che rappresentano gli stereotipi sociali che opprimono la figura femminile e non permettono di dare quella parità di diritti che, equamente, si reclama.
Ogni anno Spazio Macos vuole ricordare l’importanza dei diritti delle donne e le conquiste ottenute, ancora poche in verità, ma in cui si richiama anche l’attenzione alle numerose disparità di genere, agli stereotipi e soprattutto alle violenze.
L’arte si fa promotrice di questa lotta che dura da millenni e non dimentica i grandi nomi al femminile che ne hanno tracciato il cammino, tra cui Frida Kalo e Artemisia Gentileschi, donne che hanno trasposto una tela tutto il dolore di una vita trascorsa a lottare per la conquista di uno spazio nel mondo, quello dell’arte, monopolizzato nella sua quasi interezza da personalità di sesso maschile.
Tra gli artisti intervenuti Caterina D’Andrea, Giuseppe Fulco e Serenella Costa che hanno rilasciato una dichiarazione ai nostri microfoni.