65% e oltre! Efficienza e Sfide in Sicilia: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero.
“La Virtuosa Gestione dei Rifiuti nella Città Metropolitana di Messina”: è questo il titolo del convegno, aperto alla cittadinanza, che stamane ha affrontato il tema della gestione dei rifiuti in Sicilia e a Messina. Una sfida, quella del servizio spazzatura, che si pone come nuovo e ambizioso obiettivo il superamento, nella città dello Stretto, della soglia del 65% di raccolta differenziata, grazie a innovazione e collaborazione.
Tema sul quale, nel corso dell’incontro con cittadini e giornalisti, oggi è stato fatto il punto della situazione e, con dati e grafici alla mano, è stata raccontata Messina, esempio virtuoso a livello regionale in fatto di gestione rifiuti. Un evento, quello odierno, che nasce proprio per riconoscere pubblicamente il giusto merito a una città che, con il suo operato giornaliero, ha contribuito all’innalzamento della percentuale di raccolta differenziata in Sicilia , che si attesta ora al 50%.
Il focus è stato promosso dalla Messinaservizi Bene Comune, allo scopo di presentare, grazie anche ai contribuiti video, i risultati raggiunti dal 2018 a oggi e contestualmente illustrare gli obiettivi futuri nell’ambito del ciclo dei rifiuti, con maggiore attenzione alle pratiche di riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero. Nuove sfide e opportunità attendono i cittadini, che sono chiamati a migliorare le loro prestazioni, soprattutto per quel che concerne le frazioni dell’umido e dell’indifferenziato, tanto nei condomini quanto nelle attività commerciali. Luci puntate proprio sull’indifferenziato che, come più volte ribadito, non deve essere un liberi tutti, alla luce del fatto che l’innalzamento della percentuale di differenziata è direttamente proporzionale al risparmio economico in termini di tassazione. A rendere ancora alta la TARI è, ad esempio, il conferimento errato dell’umido, spesso contenente impurità che, una volta individuate in fase di controllo dai gestori dell’impianto di smaltimento, nel 15/20% dei casi fanno scattare una penale. Da ciò ne consegue che l’umido improprio venga considerato e dunque trattato come indifferenziato, che già di suo supera il 40%. Per evitare quanto sopra detto, è sufficiente prestare maggiore attenzione nel conferimento dei rifiuti organici, verificando di non aver commesso errori; errori che, secondo dati e statistiche rese note nel dettaglio durante l’evento odierno, riguardano maggiormente condomini e attività commerciali, sui quali, dunque, è necessario intervenire. Adottando accorgimenti, incrementando i controlli con ulteriori sistemi di video sorveglianza e attività di pattuglia e recuperando le frazioni di abbandono è possibile raggiungere – e magari superare – la soglia del 65%, obiettivo della MessinaServizi Bene Comune per il 2024 che per i cittadini si traduce in un vantaggio economico.
Negli ultimi anni, il grande impegno di operatori e messinesi hanno portato traguardi concreti, per i quali l’amministrazione e la governance di MessinaServizi Bene Comune si sono dichiarate orgogliose. Il trend è in lenta ma costante ascesa, mentre percorsi di educazione ambientale sono stati e continueranno a essere avviati nelle scuole. Permane, tuttavia, il gap impiantistica regionale, che rende necessario il trasferimento dell’indifferenziato, peraltro ancora ad alti livelli in termini di tonnellate raccolte, a Rotterdam, dove viene trattato. Una problematica, questa, che ci obbliga a limitare la produzione di indifferenziato, se non altro per risparmiare sulla tassa spazzatura.
Il programma dei lavori si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco Federico Basile e l’intervento del direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio. Numerosi i relatori presenti, tra i quali l’onorevole Giuseppe Lombardo, deputato Sud Chiama Nord all’Assemblea Regionale Siciliana Componente della IV Commissione – Ambiente, Territorio e Mobilità; Danilo Lo Giudice, presidente SRR Messina Area Metropolitana; Mariagrazia lnterdonato, presidente della MessinaServizi Bene Comune; Fabio Costarella, responsabile Progetti territoriali speciali Consorzio CONAI; Carlo Montalbetti, direttore Consorzio COMIECO; Carmine Pagnozzi, direttore generale Consorzio BIOREPACK; Calogero Picone, ingegnere Ancitel EA – Progetto Sviluppo Raccolta Centro-Sud Italia CoReVe; Francesca Mazzarella, direttrice Fondazione UTILITATIS; Maria Siclari, direttrice generale ISPRA e Filippo Brandolini, presidente UTILITALIA.
Grandi assenti l’assessora regionale del Territorio Elena Pagana e l’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro, invitati a concludere i lavori.