La giovanissima artista, figlia del pianista Stefano Bollani, ieri sera si è esibita al Palacultura nell’ambito della 75esima stagione della Accademia Filarmonica di Messina, proponendo una reinterpretazione personale di alcuni successi della musica mondiale.

Il giovane talento, classe 2004, ha avuto un precoce contatto con la musica grazie all’influenza dei genitori, ed è stata allieva del maestro Paolo Razzuoli, che le ha insegnato la lettura della musica in Braille (la Bollani è non vedente).

Importanti e numerose le collaborazioni nel mondo dei musical e della televisione. Ha collaborato più volte con l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi sia come pianista sia come cantante, è stata ospite dello show “Danza con me” di Roberto Bolle, e di recente si è esibita al Quirinale in presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Talento unico, polistrumentista, Frida Bollani ha catturato l’attenzione del pubblico messinese con le sue improvvisazioni virtuosistiche, con brani di sua composizione, e con rivisitazioni di grandissimi successi quali “Nothing compares to you” della Sinead O’Connor, “Teardrop” dei Massive Attack, e “Toxic” di Britney Spears.

Struggente l’interpretazione di “Caruso” di Lucio Dalla che ha coinvolto emotivamente il pubblico in sala e con il quale l’artista ha interagito per tutta la durata del concerto.

Chiude in bellezza con il capolavoro di Franco Battiato, “La cura”, e per il bis “Futura”, ancora Lucio Dalla.