In un’atmosfera intima, fatta di luci soffuse, calore familiare e riverberi di ricordi d’infanzia, è stata presentato il vernissage della mostra “Infinito privato” delle artiste Ilaria Ricciardi e Floriana Romeo, a cura della critica d’arte Mariateresa Zagone che ne ha curato il testo critico.
Le 16 opere in esposizione rappresentano le memorie di una domesticità che si impone con tutte le tematiche che evoca: scene di vita quotidiana, di donne, uomini e bambini racchiusi in istantanee di familiarità confidenziale, senza lasciare spazio ai formalismi; temi ricorrenti nella cultura artistica Otto- Novecentesca che, in questa mostra, le due artiste condensano e fanno propri. Attimi di una vita passata in cui lo spettatore si trova coinvolto, diretto verso un viaggio interiore alla riscoperta di un’autentica semplicità ormai perduta.
Mariateresa Zagone commenta così:
“I “modesti atti di vita” e il loro teatro hanno attraversato una curvatura inattesa dopo i recenti eventi pandemici ed è proprio in questi anni che Ilaria Ricciardi (artista pattese) e Floriana Romeo (artista palermitana) hanno messo a punto, ulteriormente, il loro microcosmo tematico intimo e, al contempo, universale, focus cui risponde la scelta di una pittura di scala ridotta che invita alla contemplazione intima. Di questa dimensione domestica, tuttavia, l’approccio curatoriale svela la natura bifronte: da un lato quella intima che guarda al mondo dell’infanzia, ai ricordi che se ne hanno (Romeo); dall’altro quella più turbata e straniante che lascia emergere “il mistero della vita ordinaria nei suoi rituali pubblici” come, ad esempio, quello delle nozze (Ricciardi)”.