Lo avevano annunciato durante la conferenza stampa di presentazione del cartellone di eventi natalizi e ieri, a poco più di un mese, dalle parole si è passati ai fatti.
Dopo mesi di chiusura riapre alla cittadinanza il Monte di Pietà, il complesso monumentale di via XXIV Maggio di recente andato in gestione alla Città Metropolitana di Messina. La cerimonia di riapertura del sito si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, alla presenza del sindaco Federico Basile, del direttore generale Salvo Puccio e dei tanti messinesi accorsi.
Un giorno, quello del ritorno alla pubblica fruizione, atteso da tempo e preceduto nei mesi passati da diverse interlocuzioni fra Comune ed ente proprietario, cui si rimproverava, tra l’altro, la mancata manutenzione ordinaria in termini di pulizia e decoro. “Uno stato di penoso semi abbandono”, così era stato definito il complesso rispetto a quelle che non molto tempo fa erano le sue condizioni, incuria e desuetudine cui ora si è finalmente detto addio. Il Monte di Pietà torna infatti fruibile a fini culturali e turistici e viene così restituito alla cittadinanza, a testimonianza di quell’antica architettura messinese, di cui, tuttavia, è oggi ammirabile ben poco: dell’edificio rimane soltanto il piano inferiore e della chiesa solo la facciata.
“Nonostante avessimo già organizzato il calendario di eventi natalizi – ha dichiarato Basile -, abbiamo voluto introdurre un evento simbolico quale quello di oggi per riaprire il Monte di Pietà a tutta la città, d’ora in avanti programmeremo non solo eventi ma anche spazi culturali e ricreativi. La promessa e l’impegno sono quelli di mantenerlo ancora meglio di come è stato trovato e conservarlo in tutta la sua bellezza”.
Si apre così una nuova stagione per il sito, che del patrimonio storico architettonico di Messina rappresenta una delle più suggestive location: edificato a partire dal 1616 dall’architetto gesuita messinese Natale Masuccio su incarico dell’Arciconfraternita degli Azzurri e della Pace dei Bianchi e restaurato nel 1979 dopo i gravi danni subiti a seguito del terremoto del 1908, il palazzo, ma soprattutto il cortile e la scalea, sono stati negli anni utilizzati per manifestazioni culturali, spettacoli e mostre. L’obiettivo è ora quello di restituirgli la sua originale destinazione d’uso, nell’ambito di manifestazioni pubbliche a carattere culturale e sociale di rilevanza e qualità compatibili con la peculiarità del luogo e con l’immagine dell’Arciconfraternita.
La cerimonia di riapertura è stata accompagnata da momenti di intrattenimento e degustazione: la performance di Carlo Spinelli e Martina Costa, per la regia di Antonio Vitarelli e le diverse esibizioni di musica e canto che hanno allietato i presenti. L’animazione è stata accompagnata dal dolce sapore delle specialità artigianali messinesi preparate dalla pasticceria Di Pietro ed esposte in un ricco buffet.