In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il Comune di Messina, in sinergia con l’Azienda speciale Messina Social City e la Rete dei partner del progetto INTER PARES e in collaborazione con la garante della disabilità, ha organizzato un convegno dal titolo “Sguardi uniti verso un mondo inclusivo”, tenutosi stamane nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca. I lavori hanno preso il via con i saluti istituzionali dell’assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, alla presenza dei rappresentanti della rete dei partner del progetto INTER PARES, dell’associazionismo e del volontariato cittadini, attivamente impegnati nel settore della disabilità.

Si è parlato delle numerose iniziative di inserimento sociale intraprese, che a vario titolo hanno visto coinvolte diverse realtà locali nella rivendicazione del diritto alla normalità. Un progetto, l’INTER PARES, che per bambini e ragazzi con disabilità traccia un percorso di vita, di cui tocca vari momenti e varie fasi, dalla diagnosi all’inserimento sociale e lavorativo, fine ultimo dello stesso. Sottinteso nelle diverse iniziative un cambio di cultura che guardi a un miglioramento della qualità di vita, nel segno dell’accoglienza della diversità.

Rompere gli stereotipi, cambiare la narrazione e promuovere una rappresentazione più autentica delle persone con disabilità: queste le principali esigenze che guidano oggi qualunque attività che intenda imprimere un’accelerata al processo di inclusione. Quello attuale è un quadro desolante di sottorappresentazione, in cui la disabilità è stata a lungo raccontata male, attraverso narrazioni stereotipate, eroiche o pietistiche, non rappresentative o scorrette, contribuendo a un immaginario sociale che marginalizza le persone con disabilità.

In serata un secondo appuntamento gratuito con l’inclusività al Palacultura, dove alle 21 si esibirà Alberto Bertoli, figlio del compianto Pierangelo, autore di brani famosi nel panorama del cantautorato italiano, con “Due voci intorno al fuoco”, un album che coniuga passato e presente in un unico canto. A vent’anni dalla scomparsa del padre, Alberto ha voluto rendergli omaggio con un intero album, che spazia dai brani più noti a quelli che hanno segnato l’avvio della sua carriera. 

Alla disabilità lo lega a filo doppio una particolare sensibilità, frutto non solo del suo estro artistico ma anche della sua professione: Alberto è infatti logopedista, da tempo impegnato nel settore della riabilitazione dei bambini con disabilità. Numerose le sue partecipazioni a campagne web e ad eventi musicali solidaristici e di sensibilizzazione presso presidi ospedalieri pediatrici e servizi per la disabilità.