“Lo spazio si pensa, i luoghi si abitano.”
Inizia così l’incontro odierno tenuto nei locali della Cooperativa sociale Ecos-Med, oggi simbolo del processo di rigenerazione urbana che ha interessato l’area di Maregrosso.
Un evento promosso dalla AIIG, Associazione italiana insegnanti di geografia, che nella biblioteca dell’Hub di Comunità di Maregrosso ha organizzato un appuntamento all’insegna della riscoperta del quartiere, area ex baraccopoli.
Rigenerare e ripensare spazi, senza dimenticarne memoria e storia: questo il tema dell’incontro, occasione per descrivere il lungo percorso, tutt’ora in atto, che ha portato alla riqualificazione di un contesto urbano storicamente legato ad immagini di abbandono e rovina.
L’obiettivo è quello di raccontare Maregrosso, abbandonando una lettura semplicistica e stereotipata che vede in esso l’emblema del degrado cittadino.
Quello che ormai è conosciuto anche come rione Cannamele rappresenta oggi un polo di comunità, spazio di sperimentazione e socializzazione e punto di riferimento per residenti e non; fiore all’occhiello un centro socio-educativo aperto ad attività ludico ricreative totalmente gratuite e destinato ai bambini fino a 6 anni e ai loro genitori.
Contigua al centro una biblioteca di prossima apertura, attualmente in fase di allestimento, ma già settimanalmente utilizzata per attività che coinvolgono scolaresche.
Nell’area sono stati, inoltre, realizzati moduli abitativi oggi occupati da famiglie intercettate dalla Ecos-Med, nell’ambito di un processo di reinserimento sociale che ha consentito a molte persone in condizioni di disagio socioeconomico di trovare una collocazione più dignitosa.
Presenti all’incontro odierno la presidente della Coop. Ecos-Med nonché architetto direttamente coinvolto nel progetto di riqualificazione dell’area Giuppi Sindoni, l’assistente sociale Salvatore Rizzo, socio della cooperativa, il presidente AIIG Sicilia Claudio Gambino e la presidente AIIG sezione Messina Stefania La Malfa.