Gli alberi rappresentati nel corso della storia e uno sguardo d’attenzione verso il tema ecologico: questi i temi portanti delle 26 opere esposte ieri pomeriggio nei locali della Galleria d’arte Spazio Macos di Via Cardines.

Due tematiche che si intrecciano e che non lasciano indifferenti.

La dottoressa Mamy Costa ha affermato: “Nel 2050 si prevede che il 70% della popolazione mondiale vivrà in città o comunque in aree fortemente urbanizzate. È dunque la fine di questo suggestivo rapporto con gli alberi, così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora? La risposta potrebbe essere no, se lo sviluppo delle nostre città seguirà nei prossimi decenni le idee fondamentali della ecologia urbana”.

La dottoressa Dominga Carrubba ha proposto una declinazione letteraria: “Per la Giornata nazionale degli alberi piove dentro a l’alta fantasia la storia di Cosimo Piovasco, protagonista de Il barone rampante, scritto da Calvino tra il 1956 e il 1957. I rami degli alberi diventano strade di vita per Cosimo che impara a riconoscere come la staticità non è data da radici, ma dalla mancata disponibilità a cambiare modo di pensare e operare, così da rimanere nel proprio individualismo”.

Una lettura iconografica viene invece offerta dal professore Massimo Di Bella: “Ci viene da pensare che l’albero acquisisca un significato che va oltre il sovrasensibile delle conoscenze umane, una parte del tutto, del creato che la natura ci offre, diventando una metafora che assume significati sempre diversi dalle più antiche civiltà ad oggi. Impossibile trovare una risposta facile a tali domande, va ricercata invece una storiografia che nel tempo ha risposto a tutti i quesiti di natura scientifica, estetica, spirituale e ancestrale”.

La mostra sarà visitabile fino al 19 novembre.