È stata presentata ieri pomeriggio al Teatro Vittorio Emanuele la mostra pittorica dell’artista messinese Nino Rigano, ultima esposizione artistica del Teatro prima della pausa estiva.
La mostra sarà visitabile fino al 25 luglio.
Rigano è attivo nel mondo dell’arte sin dagli anni Cinquanta, da quando cioè ha scoperto di possedere una innata passione per i pennelli che lo ha condotto a ricevere prestigiosi premi e ad esporre i suoi lavori in tutta Italia e all’estero.
Questa, in particolare, il cui commento critico è stato realizzato dalla Professoressa Patrizia Danzè, trova come fil rouge un tema declinato interamente al femminile, “risultato di un tenace fervore creativo dell’artista che pare mosso da una sorta di demone cui non può e non vuole sottrarsi e che gli impone, appena terminato un dipinto, di iniziarne un altro“. Così commenta la Danzè, che sottolinea anche la verve artistica di Rigano, mai pago del proprio lavoro, alla costante ricerca di nuove idee e sperimentazioni. Le opere propongono una ripetizione del soggetto femminile, una ripetizione che, tuttavia è solo apparente perché al contrario ciò che anima Rigano è la volontà di non ridurre la categoria del gentil sesso a un ideale troppo spesso relegato in quella “stanza tutta per sé” ove spesso è stata confinata. Ed ecco quindi che il ritratto apre a nuove possibilità di rivisitare il rapporto tra arte e donna, che entrano in dialogo tra loro e con lo spettatore.