Il FURIOSO


Ideazione e danza Giuseppe Muscarello


Per tre giorni e tre notti Orlando s’aggira nella foresta, inseguendo qualcosa che non sapeva neanche di cercare: più scopre e più si perde. Nello smarrimento è la storia a farsi corpo, con la sorpresa di essere catapultati in un nuovo spazio, fatto di paesaggi che compaiono e scompaiono all’istante, di substrati comici e drammatici. Calata in una dimensione narrativa, la caratterizzazione del movimento del pupo si fonde, nella tessitura coreografica, con la ricerca del personaggio di Orlando, il protagonista dell’opera di Ariosto. Lavorando sulle sospensioni e sull’idea di essere mossi dall’esterno, la scena abitata dalla follia del pupo Orlando si muove fra tensione e leggerezza, per rintracciare le possibili declinazioni di movimento del danzatore a partire dalla postura del pupo.

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ROSSO

liberamente inspirato a Rosso Malpelo di Giovanni Verga
di e con Danilo Smedile
musica John Cage, Zoltán Kocsis, Amadinda Percussion Group

L’esigenza della distinzione, l’emersione dalla massa come tratto distintivo, segno di valore e necessità di tratteggiare la propria unicità. Emergere è un atto di sopravvivenza, fuga dal senso di inadeguatezza, dal rischio dell’emarginazione. Una lotta interna, un corpo diviso tra la necessità di sentirsi parte e il bisogno di estraniarsi.

È il destino dei Malpelo: guardare a un mondo migliore contro l’inesorabilità del presente, tornare a sentire il peso del reale. La forza, il lavoro, la fatica di farsi spazio attraverso la rena rossa, materia che si accumula e ci ostacola. L’atto di scavare è processo di redenzione o tentativo di riparo.

Rosso, così autentico e al tempo stesso distopico, incorpora i colori della discriminazione e l’attitudine a sentirsi incluso. Il colore è metafora di un conflitto, un corpo a corpo tra la paura di sentirsi giudicati e la volontà di esprimersi senza alcun timore. Rosso è una lotta interna, continua, forte e coerente.

Sabato 6 maggio ai MAGAZZINI DEL SALE via del Santo 67, Messina