Sconfitta di misura per gli uomini di Banchieri che si ritrovano con un piede in serie D, alla luce della clamorosa vittoria della Casertana che porta a +9 il vantaggio sui peloritani che, ad oggi, equivalerebbe a salvezza diretta per i campani.

Messina che era sceso in campo con Krapikas, Lia, Haveri, Gelli, Marino, Garofalo, Petrucci, Dell’Aquila, Pedicillo, Costantino e Luciani. Al 1′ minuto già proteste giallorosse per un presunto mani in aerea di un difensore etneo, su cross di Lia. L’arbitro fa proseguire. Sulla ripartenza il Catania ci prova con Montalto, ma il suo tiro viene respinto da Gelli. All’8′ ancora Messina, con Garofalo che prova il tiro al volo, ma la palla finisce alta in curva. Al 17′ passa il Catania, con la retroguardia peloritana in bambola e Lunetta che, indisturbato, appoggia in rete un cross di Anastasio che attraversa tutta l’area. Cala il gelo sui settemila del “Franco Scoglio”. Il Messina non ci sta e prova ad alzare il baricentro, ma la prima concreta azione si vede solo al 31′ con Dell’Aquila che prova un tiro a giro alla “Del Piero” che sorvola l’incrocio dei pali. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 0-1.

Nella ripresa Banchieri inserisce subito Tordini e Vicario per Dell’Aquila e Pedicillo ed il Messina inizia a far vedere un poco di gioco e qualità. Proprio il neo entrato, Tordini, va vicino alla rete del pareggio con un bolide che si stampa sulla traversa e ricade in area, con grande rammarico dei tifosi. Qualche minuto dopo ancora Messina vicino al gol ed ancora Tordini protagonista, questa volta nei panni dell’uomo assist, fornendo una palla preziosa per la testa di Costantino che batte a rete. L’estremo difensore etneo Dini si salva in corner, con un incredibile colpo di reni, strozzando in gola l’urlo del gol per i tifosi giallorossi. Ai punti il Messina meriterebbe il pari. Al 60′ ci prova anche Petrucci, ma il suo tiro si spegne sopra la traversa. Banchieri inserisce anche De Sena per spingere il più possibile, ma il neo entrato subisce, quasi subito, un cartellino giallo. Il Catania si rifà vivo due volte consecutive con Dalmonte, ma Krapikas si fa trovare pronto. All’80’ Catania vicino al raddoppio con Jimenez che tira angolando la palla sulla quale si distende Krapikas che, col guantone, respinge in corner.

La partita pian piano si spegne anche grazie alle tante perdite di tempo dei giocatori etnei che, in questo, si sono dimostrati abili, soprattutto con Dini, capace di tenere la palla oltre gli 8 secondi, con grave disattenzione dell’arbitro.

Sul finire di partita gli animi riscaldati provocano una espulsione nella panchina del Catania e due ammonizioni tra le fila del Messina (Banchieri e Petrucci).

A cinque partite dal termine del campionato, contro le sei della Casertana, come detto, la situazione del Messina è tragica.

Si può sperare in un miracolo sportivo, senza troppe illusioni.

La squadra di Banchieri è chiamata, ora, ad espugnare l’ostico campo del Giugliano, gara in programma domenica 23 marzo alle ore 15.00, sperando in qualche passo falso della Casertana, mentre si resta in attesa di capire se ci saranno novità a livello societario.