Punto d’oro in trasferta per gli uomini di Banchieri che, contro un avverso destino, riescono a dare il massimo, dimostrando carattere, maturità e grande attaccamento alla maglia. Se il Messina riuscirà a mantenere la categoria, sarà tutto merito di questi uomini guidati da un vero condottiero. Messina che è sceso in campo con Meli, Gyamfi, Marino, Gelli, Haveri, Garofalo, Crimi, Petrucci ,Luciani, Pedicillo e De Sena.
I peloritani partono forte e già al 1° Luciani ci prova di testa, ma angola troppo. Due minuti dopo ancora l’attaccante giallorosso costringe il portiere della Cavese alla deviazione in corner.
All’8′ ci prova De Sena, ma la difesa avversaria respinge. Al 24′ ancora Messina, questa volta con Petrucci che tira un bolide diagonale che, però, non trova nessun messinese pronto ad insaccare. Sono le prove generali del gol che arriva con Luciani, di testa, su cross di Lia, entrato a causa dell’infortunino di Gyamfi. Sette minuti dopo, ancora una bella azione degli ospiti con Garofalo, che, però, non trova nessun compagno smarcato, ed il suo cross si perde sul fondo. La Cavese non ci sta e ci prova con Chiricò, ma senza esito. Il Messina cerca di amministrare il vantaggio e, contestualmente, si propone in attacco, ma senza grandi risultati, per cui si va negli spogliatoi col meritato vantaggio ospite.
Nella ripresa subito doccia fredda per il Messina: al 49′ viene fischiato un calcio di rigore per un presunto fallo di Luciani. Chirico si incarica della battuta. Meli para il rigore, ma sulla ribattuta Chirico insacca. Due minuti dopo, la Cavese passa in vantaggio con Fella che, dalla distanza, trafigge Meli, apparso lento sul un tiro non irresistibile. I dieci minuti di blackout giallorosso danno origine al 3-1 con Sannipoli, lasciato incolpevolmente solo in area. Il Messina prova a scuotersi, e, al 59′, De Sena si invola verso la porta avversaria, il portiere respinge e, come un falco, Luciani si butta sulla palla segnando la rete del 3-2. Il gol rinvigorisce gli ospiti che si buttano tutti in avanti alla ricerca del pareggio. L’attacco messinese parte dai piedi di Garofalo che, al 61′, lancia in profondità Luciani che scarta il portiere avversario e realizza la sua personale tripletta. Un incredibile 3-3 con ben 5 gol in soli dodici minuti. Le squadre arretrano il baricentro e cercano di coprirsi di più anche se non rinunciano ad attaccare. Al 63′ Sorrentino reclama un rigore.
Al 66′ è la volta di Pezzella, ma Meli blocca senza difficoltà. Per il Messina ci prova prima Gelli e poi ancora Luciani. L’ultimo brivido è per i padroni di casa con un’azione dei giallorossi che porta, nel primo minuto di recupero, Luciani ad un tiro murato dalla difesa ospite. Finisce 3-3, col Messina che rosicchia un punto alla Casertana, sconfitta ad Altamura, in un campionato che da più voce a ciò che succede in Lega, invece che al calcio giocato, dopo le esclusioni di Turris e Taranto e la penalizzazione subita dal Messina.
Prossima gara in casa, domenica, derby col Catania.
