Alle numerose chiusure di attività che stanno interessando la nostra città, situazione purtroppo ormai stagnante, c’è chi reagisce andando in direzione ostinata e contraria, quasi in segno di protesta. C’è chi non si arrende al declino cui Messina sembra ormai clamorosamente destinata ed apre le porte del suo studio d’arte persino di domenica.
È così che Sara Teresano vuole ridare vitalità ad una città e, in particolare, alla Via Placida, dove prendono forma le sue sculture, in un momento storico critico non solo per l’arte ma, in generale, per la società.
Sara Teresano è un’artista raffinata, stimata in Italia e all’estero per la grande qualità tecnica delle opere che crea. Da oltre 40 anni si dedica alla lavorazione di pietre e marmi. Entrando nel suo mondo, si percepisce la sensibilità ed il vissuto esperienziale propri della scultrice messinese: il suo è un indagare constante sulle forme della natura, un misto tra il rigore scientifico ed il potere attrattivo della sfera immaginifica, orientato su modelli e forme che assumono significati di volta in volta al limite della idealizzazione.
Leitmotiv costante è la produzione di donne corpulente, simbolo di fecondità e al tempo stesso di libertà espressiva della propria interiorità, un tripudio di orgoglio nel rappresentare se stesse così come si è. Vi è senza dubbio un riferimento al mondo antico e alla centralità che la figura femminile aveva nelle culture del passato. Molto interessanti anche i busti di fanciulle pronte a diventare donne, un omaggio alla purezza della femminilità scolpita col tratto delicato di un’artista sensibile.