Negli ultimi anni, il Comune di Messina, così come altri comuni della nostra provincia,  in prossimità del capodanno, ha emanato un’ordinanza con cui si vietava l’utilizzo di botti, che, però,  è sempre rimasta lettera morta.

Difatti, ogni anno, alla mezzanotte, la città si copre di una coltre di fumo per i tanti fuochi d’artificio,  fiaccole e mortaretti utilizzati, con grande spavento per i nostri amici a quattro zampe. Sull’argomento tuona il Partito Animalista con una nota stampa che definisce lo scoppio di petardi come “malefica, invadente abitudine”.

“Il partito animalista, col suo portavoce Carlo Callegari, Dirigente nazionale del partito, rinnova fiduciosamente l’appello al sentimento civico e al senso comune di ciascuno di proteggere se stessi, gli altri, gli animali tutti  e l’ambiente dall’attacco di queste armi improprie, ma soprattutto richiama il sindaco e l’apparato amministrativo del comune di Messina al dovere istituzionale di prevenire e reprimere la produzione illegale  e lo spaccio di questo materiale esplosivo.

Il comunicato, infatti,  sottolinea che la sola ordinanza sindacale, non accompagnata da un concreto utilizzo delle forze di polizia per prevenire la vendita stessa dei botti, continuerebbe a rimanere un semplice proclamo d’intenti.

Intanto, i carabinieri di Bordonaro hanno sequestrato 11 kg tra petardi e fuochi d’artificio vietati, ma quest’azione preventiva resta una goccia nell’oceano dei venditori abusivi che, fin dalle prime ore del pomeriggio, invaderanno le strade di Messina e provincia.

Si spera, inoltre,  che non si verifichi la solita conta di feriti per l’uso improprio di armi e petardi.