Lo scorso martedì, il Comitato Messina 3S (Sviluppo, Sostenibilità e Sicurezza), guidato dall’Ing. Gaetano Sciacca, ha presentato la richiesta di nomina di un commissario ad acta per permettere l’indizione di un referendum volto ad abrogare la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 213 del 17/06/2024 con la quale è stato approvato il PUMS, ossia il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. 

Precedentemente, il Comitato aveva richiesto l’indizione del referendum, dando un termine di 10 giorni all’amministrazione comunale ma, non avendo avuto nessun riscontro, l’Ing. Sciacca ha provveduto ad inviare la richiesta di commissario ad acta al competente Assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica.

Le criticità del PUMS, secondo il comitato, sono tante per una città come Messina, ad alta incidenza tellurica, dove la larghezza delle strade è una esigenza di  incolumità pubblica in caso di terremoto, per favorire l’evacuazione e l’intervento di eventuali soccorsi.

Inoltre, gli eventi piovosi degli ultimi anni denotano uno scarso deflusso delle acque in strade in cui la pista ciclabile ha avuto un impatto fortemente negativo, come la zona di Corso Cavour antistante la Sala Laudamo, spesso ridotta ad una piscina. Infine, la concentrazione dei parcheggi in zone come Giostra, Viale Europa ed Annunziata, che restano dei torrenti coperti, non garantiscono una sicurezza certa in presenza di nubifragi, come accaduto, di recente, nel catanese dove fiumi di acqua e fango hanno trascinato autovetture da monte a mare.

Il Comitato Messina 3S chiede, quindi, che sia la popolazione messinese a decidere sulla validità ed opportunità del PUMS, perché le imposizioni dall’ alto” non sempre hanno una valenza corretta e perfetta.

Ai nostri microfoni l’ing. Sciacca ha chiarito la posizione del comitato.