Fruibile, dallo scorso venerdì, la collettiva Unconventional Christmas nell’atrio di Palazzo Zanca, voluta ed organizzata dall’associazione culturale “Impronte” di Marisa Arena e Lillo Lo Cascio, col patrocinio del Comune di Messina che ha visto, in questo progetto, l’opportunità di far sentire Palazzo Zanca come la casa dei messinesi, dove poter mostrare e dimostrare quella cultura il cui fermento, da tempo, coinvolge ogni fascia di età della cittadinanza. Madrina della serata inaugurale la giornalista Simona Castanotto che ha definito l’evento come “imprevedibile, tagliente e provocatorio“.
Ed in effetti la mostra, che varia dalla pittura, alla scultura, passando per installazioni, fotografie, ed ogni forma di arte, si può veramente definire tagliente e provocatoria. Provocatorie sono le istallazioni con filo spinato, fotografie e la sciarpa kefiah palestinese che, quindi, ha un chiaro riferimento alla guerra nella striscia di Gaza, con un senso di dolore e atrocità che avvolge lo spettatore nell’identificare la crudeltà della guerra. Tagliente risulta l’installazione di un altarino con lumini accesi davanti ad una immagine di Babbo Natale. Imprevedibile è l’istallazione degli atomi di Antonello Arena dal titolo “Serotonina”, con un chiaro riferimento alle “reazioni chimiche che governano le ignote leggi naturali degli esseri umani”.
Ma c’è anche il viaggio nella memoria, con la creazione di un angolo casalingo, uno scrittoio con una macchina da scrivere olivetti ed il vecchio telefono a ruota che ricorda i tempi della tv in bianco e nero. Ed ancora le foto di Alessandro Mancuso, la scultura di Enzo Currò e tanti altri artisti che, nella loro grande varietà, permettono al visitatore di fare, nei metri quadri dell’atrio di Palazzo Zanca, un excursus artistico-culturale alternativo per il suo genere e per la sua diversità di opere e significati.
L’evento sarà fruibile fino al 20 dicembre, tutte le mattine ed il pomeriggio con orario 17.30/21.00.