Buona presenza di pubblico, ieri sera, al teatro Trifiletti di Milazzo per “Il berretto a sonagli” con l’attore e comico catanese Enrico Guarneri, mattatore della serata per la sua sublime interpretazione nel ruolo di Ciampa e la direzione perfetta di Guglielmo Ferro, con l’utilizzo di scenografie e costumi di scena perfettamente conformi all’opera pirandelliana.
Primo atto quasi filosofico di Ciampa/Guarneri, con la descrizione della mente umana guidata da tre corde: la civile, la seria e la pazza. Ed ancora, il concetto del “siamo tutti pupi”, perché i nostri comportamenti sono guidati dalle circostanze, una sorta di anello di congiunzione col concetto di “maschere” che, per Pirandello, ogni essere umano indossa: una maschera per la famiglia, una maschera per la società, una maschera per il lavoro.
Ma è nel secondo atto che Guarneri/Ciampa supera se stesso, quando, tornando da Palermo, viene a conoscenza dell’arresto della moglie e del cavaliere. La sua entrata in scena, con una ferita sulla fronte, la voce sommessa ed un dolore che trasuda da ogni smorfia del viso ha incantato gli spettatori, letteralmente catturati dal suo monologo. Al protagonista non basta sapere che dal verbale della forza pubblica risulta l’innocenza dei due presunti amanti, perché ormai il danno è fatto.
La notizia dell’arresto, l’infamia subita è paragonata ad una macchia d’olio che non può passare per cui, unica alternativa all’omicidio, resta la pazzia di Beatrice, moglie gelosa ed artefice dell’inganno.
Il calendario della stagione teatrale milazzese prevede un ulteriore spettacolo con Enrico Guarneri, in programma giovedì 23 gennaio con “il Paraninfo” di L. Capuana e la regia di Antonio Capodici.