Salvo Romano, storico cantautore, comincia a raccontarsi. È stato il suo gruppo a scoprire lui e a farlo diventare il leader del gruppo stesso, poichè mentre gli altri giovani cantavano canzoni edite, lui scriveva le parole e la musica.
Quest’anno ricorre il 50’ (1974-2024) di “Piccolo fiore dove vai”, la canzone- trampolino di lancio internazionale.
Rievocare le canzoni di qualche anno fa, aiuta a non dimenticare gli artisti più famosi del periodo anni ‘70, tanto in auge oggi nel mondo. C’è un gruppo che non è stato mai obliato, anzi più i loro brani si ascoltano, più c’è il desiderio di sentirli e rivederli in TV. In questa intervista siamo in collegamento Zoom con il cantante del gruppo “ I Teppisti dei sogni”. Ore 18,00 puntuale e preciso, Salvo Romano di Ravanusa, prov. di Agrigento, ci accoglie caloroso, da Ravanusa, provincia di Agrigento. È raggiante all’idea di dover parlare dei suoi compagni di una vita ed andare nelle pagine di giornali di tutto il mondo in Italia, America, persino in Australia. L’intervista è nata da un ponte culturale con l’America, con la collaborazione della Presidente AIAE, Association of Italian American Educators, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host e Producer del programma radiofonico “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York. È stato tramite il messinese Ross Zagami che I Teppisti dei sogni hanno conosciuto la speaker Maietta. La giornalista italoamericana ha sempre apprezzato i successi dei connazionali all’estero, diffondendo radiofonicamente i loro successi. Salvo Romano, storico cantautore, comincia a raccontarsi. È stato il suo gruppo a scoprire lui e a farlo diventare il leader del gruppo, ci precisa, poichè mentre gli altrii giovani cantavano canzoni edite, lui scriveva le parole e la musica. All’epoca si chiamavano solo “Teppisti”, con Angelo Avarello, Salvo Romano, Giuseppe Falletta, Gigi Formica e Ignazio Volpe. Poi il gruppo, dal 1977, ha qualche cambiamento nella formazione. Va via Formica ed entra Tonino Cannarozzo, tuttavia nel 1979 esce Salvatore Romano e fonda “Salvo e la rosa di cristallo” , ma rientra 1986. Il gruppo in un giornale legge un annuncio: Come incidere la vostra voce su un 45 giri. Era il 1974, quando i ragazzi al Bar Saraceno del paese fanno una colletta di un milione di lire. Giungono a Milano in treno alla Casa discografica New Star in Galleria al n. 4. Si sono fatti conoscere ed autoprodotti, poiché era il periodo delle radio libere, andavano addirittura in spiaggia a vendere i 45 giri. Dal 1974 al 1976 si autoproducevano, poi nel 1977 vengono scoperti dalla MIA RECORDS di Michele Armetta. Salvo riincide le 8 canzoni che aveva già inciso in precedenza con i ragazzi e un LP, Tu amore mio, dove c’era anche la canzone “Piccolo fiore dove vai”. Da qui Armetta vende 2 milioni di copie. Nasce la tournée, il gruppo parte per America con lo stesso produttore. Vengono acclamati con standing ovation, così il successo viene celebrato dagli italiani all’estero. Quest’anno ricorre il 50’ (1974-2024) di “Piccolo fiore dove vai”, la canzone- trampolino di lancio internazionale. Ripercorrendo con un flash-back la sua carriera Salvo Romano, che è stata la mente, la voce e accompagnamento del gruppo, si emoziona. Figlio d’arte possiamo definirlo, perché la sua grande passione è stata ereditata dal padre che suonava la chitarra. In uno dei suoi compleanni, lo chiamò, invitandolo ad andare a vedere una bella sorpresa. Aveva otto anni e trovò una magnifica chitarra in camera da letto dei genitori. Quella chitarra, ancora molto cara, la tiene sempre con sè. È stata con la stessa, che papà gli ha insegnato i primi accordi. Dopo i primi 4 accordi scrisse la prima canzone per “I Teppisti”. Un periodo che si trova custodito nel cuore di Romano, che diventa il film della sua vita, dove ciascun ricordo è impresso nella memoria. Gli anni passano, ma gli anni ‘70 sono quelli dei complessi più famosi, I Pooh, Dik Dik, Camaleonti, Giganti , insomma quelli per cui le ragazzine di allora urlavano e piangevano. Tante le canzoni passate nella penna di Salvo, dove l’arte di geniale cantautore lo fa emergere con la canzone “Piccolo fiore dove vai”. Sono due manager che lo spronano a modificare il nome del complesso “I Teppisti” in “ I Teppisti dei sogni”. Chi può dimenticare la dolcezza delle canzoni con un timbro, che esalta la straordinarietà del falsetto che alterna magistralmente. “I Teppisti dei sogni” sono stati ospiti ad un Sanremo, premiati come miglior gruppo per le tournée all’estero, riferisce. Persino i Pooh, che “sfondarono” con “Tanta voglia di lei”, si meravigliavano di questi giovani siciliani. Raggiunsero in breve il culmine del successo con “Piccolo fiore”, un amore che non è “andato in porto”.
Circa 28 album, dei quali l’ultimo intitolato: I sogni volano, in cui è presente un brano dedicato a Falcone e Borsellino ed uno dedicato a Mia Martini. È da rilevare che non ancora in pubblicazione ci sono due brani per Giulia Cecchettin, con lato A, “Dedicato a tutte le Giulie” e lato B, “Perdonami”. Sono canzoni che esprimono la ricca sensibilità di Salvo, che fonde emozioni e sentimenti, che si sovrappongono alla realtà odierna, tanto impregnata da grandi problemi. È lui che manifesta una titanica percezione della vita, che a suo dire nasce dalle difficoltà insite nelle famiglie, un amore che porta dentro. “La famiglia numerosa, dove solo un padre porta da mangiare ad otto bocche, è l’imput che regala il dono dell’affetto, la fusione incomparabile con la realtà immensa e spesso sleale”, riferisce. È l’umanità presente in Salvo Romano che lo contraddistingue tra i migliori artisti italiani al mondo. Per il 21 marzo 2025 partiranno in Tournée americana e stanno anche progettando il viaggio per l’Australia. Grazie all’impresario, Mimmo Scuderi, Elio Russo e Michael Colomba si auspica prossima la tournée, dove gli italoaustraliani li accoglieranno con la gioia nel cuore verso i loro beniamini.
C’è il desiderio di encomiare il gruppo siciliano, che nobilita con le proprie canzoni la bandiera italiana, tanto edificata e mai dimenticata dagli italiani all’estero.