Un’atmosfera di cultura e riflessione ha avvolto Palazzo Fazio a Barcellona Pozzo di Gotto, location d’eccezione per la seconda presentazione del libro La cura psicoanalitica del dott. Benedetto Genovesi. L’evento, svoltosi con il patrocinio del Comune, ha visto la partecipazione di figure di spicco della comunità culturale e accademica.
Ad aprire la serata è stata l’Assessore alla Cultura Angelita Pino, che ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per promuovere il dialogo tra discipline e il valore della cultura come strumento di crescita collettiva. Ha fatto eco a queste parole il presidente della Pro Loco “Alessandro Manganaro”, dott. Salvatore Scilipoti, che ha evidenziato il ruolo di Palazzo Fazio come centro nevralgico di attività culturali e punto di riferimento per la comunità.
Un contributo significativo è stato offerto dalla proprietaria del palazzo Lucia Pulejo che si è detta onorata di ospitare la presentazione del cugino Benedetto Genovesi e durante il suo intervento ha svelato il legame familiare affettivo che li unisce aggiungendo un tocco personale e autentico all’incontro.
A dialogare con l’autore sono stati la prof.ssa Katia Trifiró, docente dell’Università di Messina e il dott. Andrea Italiano, storico dell’arte. Entrambi hanno offerto spunti di grande interesse, esplorando le tematiche affrontate nel libro da prospettive interdisciplinari. La prof.ssa Trifiró ha evidenziato l’approccio profondo e umano del testo, capace di rendere accessibili concetti complessi della psicoanalisi a un pubblico ampio. Il dott. Italiano, invece, ha posto l’accento sul legame tra l’arte e la psicoanalisi, sottolineando come entrambe le discipline condividano la capacità di scavare nell’inconscio e nel vissuto emotivo.
L’autore, il dott. Benedetto Genovesi, ha ringraziato gli intervenuti e i relatori per l’interesse dimostrato verso il suo lavoro, condividendo con il pubblico alcuni retroscena della stesura del libro e il significato profondo che attribuisce alla psicoanalisi come strumento di cura e comprensione di sé. Ha approfondito temi centrali quali la “relazione”, senza la quale l’essere umano non potrebbe esistere, “l’amore” che costruisce e nutre i legami di natura affettiva, e la transdisciplinarità auspicabile e necessaria per sviluppare una comprensione più completa dei processi mentali e della realtà.
L’incontro, arricchito da un vivace dibattito con i presenti, ha confermato l’importanza di eventi che uniscono cultura, scienza e arte, trasformando spazi storici come il suggestivo Palazzo Fazio in luoghi di confronto e crescita, a conferma del forte legame tra memoria arte e territorio.