Dopo il servizio di qualche giorno addietro sui ritardi del 118 a Milazzo ed i limiti di organico e professionalità dell’ospedale “Fogliani”, abbiamo raccolto la dichiarazione dell’onorevole Antonio De Luca, del Movimento 5 Stelle, impegnato nella VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari dell’ARS.
L’attuale carenza di medici ed infermieri non è limitato, purtroppo, alla sola provincia di Messina, ma è un fenomeno che interessa tutto il territorio nazionale, poiché i medici vengono attirati dagli stipendi alti del privato, con vasta penalizzazione del settore pubblico dove, oltre a guadagni inferiori, regnano turni, spesso, massacranti.
In questo contesto, l’On. De Luca sottolinea il mancato utilizzo del Pil per potenziare la sanità pubblica e per dare dignità agli stipendi dei medici e, quindi, garantire la salute pubblica del cittadino. Come M5S, l’On. De Luca si è fatto promotore di un incentivo, pari a 18 mila euro annui, da offrire a quei medici che decidono di prestare servizio al Pronto Soccorso o in quei nosocomi minori, con un tasso di occupazione inferiore al 50%. Il politico messinese non evita di lanciare frecciatine al governo regionale che investe nelle strutture sanitarie convenzionate, invece che nel pubblico e, soprattutto, al governo centrale, che invece di destinare denaro pubblico a spese militari potrebbe, benissimo, destinare parte del PIL per migliorare gli ospedali italiani e garantire la tutela della salute, diritto cardine dell’art. 32 della nostra Costituzione.