Inaugurata, sabato pomeriggio, presso la galleria dell’associazione Spazioquattro, la mostra di sculture di Sara Teresano, dal titolo “In Limine: la maglia rotta nella rete“.
Il titolo della mostra ha origine da una lirica di Eugenio Montale che, come osserva Cristiana Casuscelli, presentatrice della mostra, “invita a cercare la maglia nella rete dell’esistenza opprimente ed esorta a varcare la soglia, osare, andare oltre”.
Tra le opere esposte, la scena è dominata dalle “donne nuvola” e le “bagnanti”, statuette in terracotta patinata a freddo che, nella sinuosità dei corpi femminili, elevano la stessa femminilità ad un ruolo metafisico.
Tra le statue recenti, molto particolare è la piccola “Kore” che, proprio nel suo nome, ricorda la grecità delle nostre origini, rivisitata in una chiave moderna di forme gravide, simboleggiando la fertilità e la potenza creatrice della donna. Caratteristiche sono anche tre nuove sculture in pietra grezza, di cui due raffiguranti grandi teste di arenaria fossile, sculture volutamente imperfette che, nella ricerca della forma, indica una divinità primigenia. Tali sculture, volutamente grezze, deformi e quasi incomplete, indicano nel”non finito” una opportunità a prendere, nel tempo, una nuova vita “finita”. In queste tre sculture si vede la sfida dell’artista alla ricerca di una nuova fase creativa.
La brillantezza di Sara Teresano si trova, quindi, nella sua abilità nell’utilizzo del Flex, come fosse un pennello da intingere nella pietra, divenuta tela, su cui ricreare un “dipinto” della sua anima. Infine, tra le opere esposte brilla, non solo per purezza di luce e materiale, la goccia di alabastro sospesa su una base bianca, sinonimo di purezza con aspetti chiaramente trascendentali.
La mostra è fruibile fino a venerdì 11 ottobre dalle 17.00 alle 20.00.