Sono tanti gli italiani che amano la Grecia, affascinati dalla sua storia millenaria, dai colori e dal caos che la rendono così simile all’Italia.
C’è chi viene solo per un breve periodo di vacanza e chi invece, come Viviana Maglio Sebastio, traduttrice editoriale di origine tarantina, decide di fare la spola da tanti anni ormai tra questi due paesi.
Viviana traduce dal greco moderno all’italiano testi di letteratura, e lo fa per lavoro animata da una grande passione per ciò che la cultura greca trasmette attraverso i suoi maggiori interpreti. Condividere con i lettori italiani la profondità dei messaggi degli autori greci è l’obiettivo principale di Viviana, che è rimasta folgorata dal paese fin dal suo primo incontro.
Imparare la lingua, come ammette lei stessa, non è stato affatto semplice; la Grecia era tuttavia qualcosa che già le apparteneva, e innamorarsene non è stato poi così difficile.
La nostra intervistata si dedica allo scouting, alla ricerca cioè di nuove proposte letterarie da sottoporre all’attenzione dei lettori e delle lettrici italiani, e, a volte, i riscontri sono davvero sorprendenti, a riprova del legame intrinseco tra le due realtà.
Tante le sfaccettature positive che Viviana riscontra nel suo paese “adottivo”, a cominciare dalla celebre ospitalità (la filoxenìa) dei Greci, per non dimenticare poi il loro approccio fatalista alla situazioni della vita che li ha sempre aiutati a non mollare mai neanche, nelle situazioni più critiche. Non c’è spazio per l’autocommiserazione: i Greci, dice Viviana, lottano a testa alta.
Non mancano però gli aspetti negativi che, in un certo senso, ci accomunano, ad esempio le lungaggini burocratiche che mettono a dura prova la pazienza di qualunque filelleno di buona volontà.