Ancora qualche giorno per visitare la mostra allestita nell’atrio di palazzo Zanca a cura dell’Officina del Sole, preludio del “MessinaCon-Fiera del fumetto e del fantastico”, il festival dedicato a fumetti, animazione e videogames, che prende il via oggi al Palacultura. Un evento a carattere sempre meno locale che giunge adesso alla sua nona edizione ed è organizzato da StrettoCrea, con il supporto dell’Ordine degli Architetti, della Fondazione Architetti del Mediterraneo, di InBar e UniVersoMe.
L’esposizione è frutto del duro lavoro di giovani artisti, tra cui l’affermato messinese Lelio Bonaccorso e i concittadini Michela De Domenico, Fabio Franchi e Giuliana La Malfa, che sono tra l’altro anche i promotori dell’Officina del Sole, l’associazione che da due anni rappresenta uno spazio aperto a fumettisti, illustratori e a tutte le maestranze del territorio appassionate di arte e cultura. Una quarantina i lavori esposti nell’atrio di palazzo Zanca e apprezzabili per l’intera settimana del festival, che terminerà domenica.
Diverse le tecniche impiegate per la realizzazione delle opere: si va da una tecnica mista, che coniuga l’uso di inchiostro e collage, al disegno digitale, passando per acquerelli, matite colorate e UniPosca, per un risultato davvero notevole.
Il “MessinaCon-Fiera del fumetto e del fantastico” era stato presentato un mese fa nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’illustratore Fabio Franchi, dal Gruppo organizzativo di StrettoCrea e dall’architetta Anna Carulli, unitamente all’assessore agli Spettacoli e ai Grandi eventi Massimo Finocchiaro e all’assessora alle Politiche giovanili Liana Cannata.
L’evento si snoderà tra il foyer, la Galleria d’Arte moderna, l’auditorium, spazio dedicato a conferenze, talk, interviste e concerti e l’arena Cicciò, che ospiterà l’area larp/ gdr.
Molti gli ospiti attesi da oggi a domenica, tra cui Immanuel Casto, cantautore e autore di giochi da tavolo, e i fumettisti Fumettibrutti e Marco Rizzo, che sabato pomeriggio sarà intervistato da Lelio Bonaccorso.