L’estate che volge ormai al termine verrà ricordata come un concentrato di tragedie in cui, ciò che è successo con l’imbarcazione del magnate inglese Lynch è la punta di un iceberg che ha coinvolto anche la nostra provincia.

Come non ricordare i due annegamenti verificatisi a Milazzo lo scorso 3 luglio, decessi avvenuti a poca distanza l’uno dall’altro.  Il mar Tirreno ha superato la soglia dei 30° di temperatura e le masse di aria fredda che spesso si scontrano con questo “mare caldo” creano episodi estremi di mal tempo, come trombe d’aria e trombe marine.

Le condizioni meteo climatiche degli ultimi giorni ci spingono, quindi, ad approfondire l’argomento con l’aiuto del dott. Giuseppe Visalli, laureato in Fisica dell’atmosfera all’università di Bologna ed esperto metereologo del Comune di Milazzo, dal quale otteniamo indicazioni importanti per affrontare il mare senza troppi rischi, in questi ultimi giorni d’estate.

Abbiamo anche interpellato il sig. Natale Puleo, da anni nel settore nautico, che,  spesso, tiene corsi “per saper andare in mare” a cura dell’associazione Vulcania nel Comune di Saponara, il quale, ad alcune domande ha risposto fornendo consigli pratici. “Chi esce in barca ed è dotato di patente deve conoscere obbligatoriamente tutte le regole nautiche  che gli permettono di navigare in tutta tranquillità. Ad esempio bisogna sempre avere il 25% di carburante in più rispetto a quello previsto per la tratta da navigare.  Chi è diretto alle isole Eolie deve sapere che solo Salina e Lipari sono dotate di veri porti mentre le altre isole hanno approdi o rifugi che, però,  non sono sicuri nel caso di avverse condizioni meteo marine. Per chi, invece, esce in barca per una semplice battuta di pesca, privo di patente Nautica e dellerelative conoscenze, consiglio di verificare sempre le previsioni meteo marine e di evitare qualsiasi uscita nel caso di bollettini meteo avversi ed allarmi diramati dalla protezione civile”.

Anche il Puleo, come il dott.Visalli, consiglia l’utilizzo dell’App Windy, capace di fornire, in tempo reale, l’andamento di una perturbazione, la quantità di pioggia e la direzione della stessa, utile anche per limitare eventuali spostamenti in auto, visto anche i tanti dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio messinese.