Il “reuccio toscano delle favole”, artefice della parola fantastica, conquista il pubblico dall’Europa, Argentina, Brasile ed Emirati, per arrivare tra gli albori dell’Australia.
Giampiero Pierotti è un Toscano, che, con grinta, si è costruito da sè. Di umili origini, autodidatta di Pettori, frazione di Cascina in provincia di Pisa, in pensione, ha realizzato la passione per il racconto. Favole a volte ironiche, a volte tristi, a volte divertenti, ma geniali. In entrambi i casi piacevoli e mai fuori luogo. In una cornice di storie fantasiose, in cui “l’artigiano della parola”, interpreta oggetti e animali, ogni cosa assume un colore diverso. È per mano del vignettista umoristico Alberto Fremura che le sue opere hanno dato un tocco diverso alle fiabe. Molteplici i significati citati, come la radio per conoscere la televisione, un cane adottato da due anziani, la lampada dei quartieri di Roma nord, al Parioli, equiparata ad una casa popolare. Un linguaggio semplice senza artifici, i cui personaggi si intersecano con i problemi della società, i cui protagonisti sono vermi, topi umanizzati. È lì che si intrecciano le preoccupazioni quotidiane con le sue favole. Attraverso l’ironia alterna la voce dei suoi personaggi, perchè contrastino chi voglia sottrarsi agli effetti degli errori.
Giampiero Pierotti ha realizzato un cd ed un libro, insieme divenuti lettura e audio nelle scuole. In presenza di una bambina non vedente la sua opera è stata stampata in braille, metodo utilizzato per i non vedenti. Famose in Italia ed all’estero, le sue fiabe, sono ritenute materiale didattico- allegorico. Pierotti è stato invitato più volte nelle radio, dove ha testimoniato il suo progetto. Si ricordi ospite nella trasmissione radiofonica Sabato Italiano, condotta dalla giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host di Radio Hofstra University di New York. È importante il fine di Giampiero, ovvero stimolare gli studenti a scrivere delle favole in italiano, far sì che gli oggetti abbiano un’anima e la parola. Ogni cosa prende forma, come la lavagna che si rende partecipe del comportamento degli allievi. Il libro, che è stato creato nel 1985, risulta moderno e attuale. Il primo racconto è “Scarpe”, quindi “Il Falco”e “Il Viaggio”. È con il CD delle Favole Radiofoniche, che Pierotti ha conquistato un vasto pubblico, poichè più di 100 Radio ed anche Rai 3 e Radio Rai 1 hanno trasmesso le sue simpatiche favole, con un audience altissimo. Il messaggio che Pierotti vuol comunicare è che tutti siamo importanti. Ci insegna a rispettarci e ad ottimizzare anche i mestieri. Ne possono essere un esempio calzolai, contadini, muratori o artigiani. Le vicende dei suoi personaggi, che dipingono gli uomini, vengono ricavate da storie reali di vita quotidiana. Artefice della parola universale, conquista un pubblico dall’Europa, Argentina, Brasile, Emirati, per arrivare tra gli albori dell’Australia. Destano stupore in chi le ascolta. Sono fatti in cui, spesso, prevale l’ironia dei Toscani, raffigurata con autenticità dal maestro “Alberto Fremura”, grande illustratore di Livorno, che ha ritratto il ruolo delle figure con suoi disegni. Si rammenta del Pierotti il rapporto nato con la scuola Dante di Cordoba Argentina e con la Scuola Domenico Savio di Ascurra dello Stato di Santa Catarina Brasile. Il connubio è avvenuto da un legame amichevole con le Associazioni italiane che lì risiedono. Conosciute le favole anche negli Emirati Arabi e tradotte in varie lingue. I collegamenti via web, in seguito l’invio del Volume ” Favole di ogni giorno” hanno determinato progetti per la Lingua Italiana. Creativa la ricerca delle risposte alle sue favole. A questo proposito si evidenzia la favola del Falco, rapace, che considerato come l’uomo, diviene meno rapace dell’uomo. Il Falco caccia per non morire, perché quella è la sua natura; al contrario l’uomo desideroso di ricchezza e potere genera spesso odio e contrasti con gli altri uomini. In fondo questo intelligente e perspicace scrittore dalle umili origini diventa un re, “il re della favola”. La bellissima intervista all’autodidatta è ora in epilogo, con un invito al mondo che ci circonda, con occhi semplici, dove il giudizio personale è indispensabile. L’artefice di un mondo incantato umano, dunque, emerge in una prospettiva sempre più in crescendo . Eroi, piccoli e grandi animali, oggetti di ogni dimensione faranno linfa vitale per tutti i bambini e ragazzi del mondo che amano sognare