Agosto è alle porte, voglia di estate, voglia di vacanza. Prendiamo tutto l’occorrente per partire: crema solare, costume, secchiello e paletta per i più piccoli. Ma è proprio tutto quello che ci serve?
In un articolo apparso sulla rivista Vanity Fair qualche anno fa, era il 2020, Daria Bignardi esortava le donne -letteralmente – a non fare un cazzo, a prendere una pausa post lockdown, una pausa vera, qualche giorno di tregua dalla routine, sollevandosi dall’impellenza di programmare, sistemare, cucinare, ordinare, pulire. Vacanza sì, ma vera vacanza. Un’operazione difficile, possibile essere dilaniati dai sensi di colpa per la propria famiglia che brancola nel buio alla ricerca di una direzione. Il suggerimento potrebbe essere di cominciare ad abituare i propri cari all’autogestione e al problem solving già qualche mese prima della partenza programmata. Se quest’idea del dolce far niente femminile induce a cogliere – ancora, purtroppo – uno sbilanciamento nella mole dei cosiddetti lavori di casa, faccende domestiche, rogne casalinghe – che dir si voglia- di cui le donne abitualmente si fanno carico in misura maggiore, lasciamo l’ambito del fare per porci una domanda. Come partire per le vacanze, o meglio, con quale disposizione d’animo?
Ansia, stress, mancanza di tempo, far tutto di corsa sono nostri compagni di disavventure giornaliere e modalità di approccio nevrotiche e ultra programmanti sono effetti del nostro vivere quotidiano; aspettarsi di rilassarsi senza tirare fiato e “rifocalizzarsi” sono tra i più comuni errori dei vacanzieri, di cui facciamo un breve elenco.
1) Vacanza programmata all’improvviso, nemmeno il tempo di pensarci un po’ su e il vacanziero si porta appresso lo spirito invernale del criticone che non riesce a fermarsi né ad annoiarsi un momento.
2) Vacanza è staccare dai ritmi serrati della città e quindi, se provate anche un po’ di noia, niente paura. Vi farà bene!
3) Se viceversa invece state anelando da troppo tempo una vacanza compensatrice dalle fatiche dell’inverno, occhio a non rimanere delusi da un’esperienza meno bella ed entusiasmante di come l’avevate immaginata.
4) Bando alla fretta: gustarsi ogni momento, hic et nunc, qui ed ora, essere presenti e curiosi è quello che ci vuole per godersi la vacanza, per provare a conoscere luoghi, cultura, cibi differenti dai propri.
5) Voler fare tutto di tutto: rincorrere febbrilmente attività, visite, escursioni, una dopo l’altra, non avere respiro: ecco che la vacanza si trasforma in un lavoro: Alt! Respirate e selezionate.
6) Avete deciso di andare in vacanza con un gruppo di amici che non conoscete bene: attenzione, il rischio di gruppi affrettati e non bene assortiti è di litigare o di farsi il sangue amaro, soccombendo alla volontà dei più, o a giri ed attività che non avreste mai preso in considerazione (magari vi ricrederete!)
7) Assolutamente vietato portare lavoro arretrato o pensieri che ingrigiscono il nostro soggiorno.
Il sole splende nel cielo, è ora di partire!