Il Cloud Computing conviene a chi sa fidarsi, rivoluzionarsi e guardare oltre un palmo dal proprio naso, ma per molti sono necessari prove tangibili del paradosso di scalabilità, affidabilità e sicurezza.

               Non v’è dubbio che per dimostrare l’astratto è richiesto un segno concreto, il Cloud Computing manifesta l’astratto di ciò che si concretizza ovunque un uomo utilizzi un dispositivo ICT; tutto il resto che ne scaturisce di conseguenza non è dato sapere. È un dovere conoscere che ciò che è stato richiesto sarà portato a termine e a buon fine, nel più breve tempo possibile per soddisfare un’esigenza inderogabile.

               Alla luce di questo pensiero uno dei miei clienti, molto vicino alle nuove tecnologie e ad intraprendere nuove esperienze ICT-IT per se stesso e per propria azienda, formulava delle domande di luogo comune seppur scontate ma spiazzanti in termini di imprenditorialità 1.0; con analisi e valutazioni fossilizzati su un passato ormai remoto, quasi a voler rivalutare scelte logiche, tuttavia valide, ma antieconomiche e povere di futures IT.

Illustrate innumerevoli prospettive, soluzioni ed esempi banali per orientare i sistemi informatici verso una scelta più ampia cadeva sulla classica affermazione: “…al di fuori del mio ufficio non devo portarmi nulla!”. Qualcuno potrebbe dire il contrario, però ad ogni eventuale problema dovrei essere io a portarmi nell’ufficio. Con tutte le varie sfaccettature del caso da concordare: dal giorno, all’orario, alla richiesta di causa ed effetto, di diagnosi e cura e se non convincenti, con termini comprensibili, perdere la credibilità e la professionalità.

               Con l’adozione di un qualunque sistema Cloud Computing, per un pugno di euro, si soddisfa l’ufficio in ordine di disponibilità, di risoluzione guasti, di reperibilità ed altri ed altri ed altri futures umani. Orbene, ci si inerpica in una serie di paradossi da affrontare con equilibrata sinergia a partire dalla scalabilità, capace di qualsiasi modifica senza interruzioni, dall’affidabilità, in grado di rendere sempre ed ovunque disponibili le informazioni, dalla sicurezza, per essere spensierati sulla salvaguardia, sui backup e sul trasporto dei dati. Apparentemente uguali ma che hanno differenze abissali tra un sistema stand-alone ad un sistema Cloud Computing lontani da confronti, mi permetto di dire, senza confronti fuorchè la fisicità dei dispositivi all’interno di uno sgabuzzino che per quanto ordinato, sempre precario; e per ultimo il paradosso degli interventi anche se più frequenti tuttavia risolti nell’arco di pochi minuti invece di organizzare interventi on site concordati in giorni.

Non c’è nulla e nessuno da convincere, se si comprende è chiaro; da qui ecco perchè mi conviene il Cloud Computing.