Siamo andati nel laboratorio artistico dell’artista messinese che, da anni, si divide tra l’Italia e la Francia, portando un pò della sua terra natia in giro per le mostre d’oltralpe.
Sono tante le eccellenze messinesi che portano alto il nome della nostra città. Alcuni di questi sono dediti all’arte, alla lavorazione della resina, ai contrasti cromatici del vetro, ai giochi di colore sulla tela.
Enzo Currò, da anni ormai, esporta la sua Messina a Nantes, in Francia, dove ha vissuto e lavorato per diversi anni, e dove ancora ama sostare alla ricerca delle novità artistiche del momento.
Entrando nel suo piccolo laboratorio, è possibile notare le tante facce della sua personalissima arte. Racconta delle tante esperienze vissute in questo ambito, le collaborazioni, gli incontri e gli scambi con altri artisti francesi e italiani, i progetti a breve scadenza.
Uno di questi riguarda l’arte del riciclo con materiali ritrovato nelle spiagge della litoranea nord della nostra città, un progetto nato per caso ma che spera di esportare in Francia alla prossima mostra a cui parteciperà ad agosto. Questo tipo di arte consente di porre l’accento su un tema di stretta attualità come il rapporto (e i benefici) tra l’arte e la responsabilità ecologica cui tutti noi siamo chiamati.
Da qualche anno a questa parte, gli artisti prendono spunto delle necessità di questa sfida globale per farsi promotori di una maggiore consapevolezza riguardo all’ambiente attraverso le loro opere.
Ciò porta indubbiamente ad un ripensamento del modo di fare arte e al ruolo, nuovo e di certo non da comprimaria, che l’arte deve ritornare a svolgere all’interno della nostra società.