Il sindaco Federico Basile spegne oggi quarantasette candeline e per festeggiare il suo compleanno fa un regalo alla cittadinanza: in una Messina che da sempre soffre la carenza di strade, la via Don Blasco si allunga di altri 700 metri. È stato inaugurato stamane – e conseguentemente aperto alla circolazione – il tratto ex Rifotras della via Don Blasco, punto nevralgico del percorso di 3,8 km su cui si lavora dal 2018. Un progetto, quello della via Don Blasco, che nasce nell’ottica di ottimizzare e fluidificare il traffico cittadino, offrendo un’alternativa più scorrevole e senza incroci semaforici alla caotica via La Farina e alla spesso congestionata via Bonino. Con l’apertura al transito veicolare del nodo Rifotras, la via Maregrosso si congiunge con la via Santa Cecilia, dando avvio a un percorso unico che dalla stessa arriva a Gazzi e allo Zir.
A beneficiare di questo nuovo varco, oltre alla via La Farina, sarà anche la via Salandra, fino a oggi provata dalle lunghe code causate dal traffico in entrata e in uscita dalla via Don Blasco. Un nuovo pezzetto di strada viene oggi consegnato alla città, mentre per il completamento dell’asse viario dovremmo ancora attendere un altro po’: la consegna finale, rispetto alla quale siamo oggi all’85%, è prevista tra qualche mese. Un’arteria strategica che da ultimata sarà indubbiamente funzionale al miglioramento della viabilità del centro, soprattutto nelle ore di punta e di particolare flusso veicolare.
Sul tratto compreso tra la via Santa Cecilia e il cavalcavia, ultimo step prima del completamento del progetto, si continua a lavorare, malgrado i molti problemi sorti rallentino il cantiere. Sotto il ponte ferroviario si tratta sostanzialmente di abbassare il livello della strada e successivamente si dovrà demolire e poi ricostruire il viadotto di collegamento tra cavalcavia e vecchia via Don Blasco.
Non meno importante sarà poi l’ulteriore proseguo del percorso in direzione sud, fino cioè alla via Taormina e alla caserma XXIV Artiglieria, che consentirà di guadagnare altri metri preziosi di strada. Qui i tempi rischiano di allungarsi in considerazione delle operazioni di sbaraccamento che si renderanno necessarie per realizzare l’arteria: una quarantina, infatti, le baracche da demolire nel rione Taormina, una decina le famiglie in attesa di nuove sistemazioni, senza le quali non sarà possibile avviare il cantiere.
Al taglio del nastro del tratto ex Rifotras hanno preso parte il sindaco Federico Basile, il vicesindaco Salvatore Mondello e il comandante della Polizia municipale Giovanni Giardina.