E’ stata inaugurata ieri, presso la Biblioteca Regionale Universitaria di Messina, l’esposizione pittorica del Magmatismo Pittorico, una nuova corrente pittorica ideata dal caposcuola Enzo Napolitano.
La mostra raccoglie le opere, oltre del caposcuola, di altri tre artisti che hanno sposato questa corrente: Nunzia Baglieri, Fedele Ferlante e Nuccia Sileci. Particolare l’opera principale, l’unica con un titolo, “Genesi” , realizzata ad otto mani, cioè da tutti e quattro gli artisti presenti all’inaugurazione. A fare gli onori di casa, la direttrice della BRUM, Avv. Tommasa Siragusa che ha sottolineato la grande suggestione delle tele e la possente energia che promana da ciascuna opera, come se ci fosse un ponte tra la materia e lo spirito, con un grande simbolismo, misticismo e religiosità, che permette al fruitore di decifrare l’opera senza condizionamenti: da qui la scelta di non mettere titoli ad ogni tela. La presentazione è proseguita con l’intervento della critica d’arte, prof.ssa M. Teresa Prestigiacomo, che ha presentato i pittori del Magmatismo, reduci dalla triennale di Arti visive di Roma.
La Prestigiacomo ha descritto il Magmatismo come una pittura astratta, che trasmette valori da una forte valenza didattica. Il Magmatismo, come dice la parola stessa, deriva dal concetto di magma vulcanico, ma mentre quello distrugge, questa pittura magmatica trascina verso valori universalmente conosciuti. Nelle tele – continua la critica d’arte – si può dedurre un invito alla maternità, un invito alla pace, un invito a non cadere nel materialismo. Nel cromatismo si può dedurre anche una certa simbologia. Ad esempio il blu può essere decifrato come simbolo di rinascita ma anche di pace perché celeste era il velo della Madonna. Ancora l’arancio è simbolo di energia, il verde è simbolo della rinascita. Parzialmente diverse sono le opere della Sileci, poiché applica un accostamento alla geometria delle figure: geometria intesa anche come metafora della vita, perché, a volte, la vista è spigolosa come le punte di un triangolo. Ma troviamo anche la figura del cerchio come simbolo di perfezione. Complessivamente, i messaggi che trasmettono le opere sono tutti indirizzati ai valori umani e spirituali. A conclusione dell’evento, Enzo Napolitano ha voluto precisare che il “nostro Magmatismo è spirituale…col nostro magma andiamo a coprire tutto ciò che di nero e brutto esiste nel genere umano, cercando di ripristinare ed evolvere quella parte spirituale che abbiamo messo nel dimenticatoio”, una sorta di inno a trarre da sè il meglio, fare emergere la parte migliore, la parte buona dell’essere umano.
La mostra sarà fruibile fino al 20 Giugno