Il primo dato statistico  che balza agli occhi, per la nostra provincia,  è che anticipare l’apertura dei seggi alle 15 di sabato non ha sortito l’effetto sperato. Le persone, vuoi per la disaffezione alla politica,  vuoi per la poca importanza riservata alle Europee, hanno disertato i seggi.

In città si registrano sezioni con appena 47 votanti mentre la situazione migliora, di poco, nei villaggi  con 193 votanti a Salice e 165 a Curcuraci.

In provincia, a Saponara, la sez. 1 e la sez. 2 hanno chiuso con una cinquantina di votanti mentre la sezione 6 ha registrato 96 votanti su 799. La situazione migliora, logicamente,  nei comuni dove si svolgono le amministrative, come Rometta e Spadafora, la cui affluenza supera il 30%, mentre resta critica dove si svolgono solo le Europee.

 Altro allarme, non di poco conto, la carenza di Presidenti di Seggio e scrutatori, soprattutto nel comune capoluogo ma non solo. Nel Comune di Barcellona P.G. pare che alcuni seggi si siano completati in tarda mattinata mentre in città ci sono stati casi di scrutatori che si sono regolarmente presentati la mattina, ma che hanno rinunciato prima delle 15.00, costringendo il Presidente di turno a reperire “manovalanza” all’apertura del seggio. Lo scarso compenso e la durata della tornata elettorale sono un disincentivo per ricoprire queste figure che, seppur marginali rispetto al presidente,  svolgono un ruolo cardine nella macchina elettorale. Urge un intervento legislativo, magari per introdurre il voto elettronico e diminuire la burocrazia delle carte che inondano i seggi elettorali con verbali da compilare e modelli statistici da consegnare e, inoltre, formare degli Albi di Presidenti, Segretari e scrutatori di professione.