A Messina 10mila soggiorni turistici in più rispetto all’anno scorso.
È questo il dato che emerge dall’analisi comparativa dei flussi turistici stanziali in riva allo Stretto, curata dall’Osservatorio Turistico Regionale e analizzata dall’assessore al turismo e Brand Messina Enzo Caruso.
Diversi gli indicatori presi in considerazione: numero di arrivi; numero di pernottamenti; numero di strutture ricettive ripartito tra strutture alberghiere, B&B e strutture complementari; numero delle camere e dei posti letto e numero di arrivi tra ospiti italiani e stranieri.
Il confronto dei dati rivela un aumento del computo di vacanzieri che scelgono di alloggiare a Messina, il che denota anche un aumento della notorietà e della capacità turistica della nostra terra. Altro indicatore in crescita è quello relativo alle presenze, che indica il rapporto tra turista e numero di giorni di permanenza nella struttura ricettiva: si tratta infatti di un dato che mostra come, in ragione a un periodo di soggiorno sempre più lungo, la permanenza a Messina si rivela conveniente e piacevole.
Proliferano anche le strutture ricettive: a fronte di un numero di alberghi rimasto invariato (21 hotel), cresce il dato dei B&B, passati da 62 a 82 e quello delle strutture complementari, da 17 a 31.
Aumentano le strutture perché aumenta la richiesta: l’incremento di arrivi nel 2023, rispetto al 2019 – anno a partire dal quale si è avviata una strategia di promozione del turismo ad opera dell’amministrazione comunale – è pari a una percentuale in crescita del +28,85% e rispetto al 2022 del +10,9%. Si allunga anche il periodo di permanenza in città nel 2023, che sempre rispetto al 2019 si attesta sul +33,43% e rispetto al 2022 registra un +8,1%. Altro dato interessante è quello delle presenze straniere, con un +75% nel quinquennio 2019 – 2023: non solo turisti italiani ma anche e soprattutto vacanzieri provenienti dall’estero, perlopiù croceristi. Impennata anche dei click ai percorsi turistici tracciati su Google Maps, l’ultimo dei quali è “La Via degli Artisti” in piazza Duomo, che registra 872 click dal qr code in cinque eventi. Contrariamente poi al pensiero comune che vede la gran parte dei turisti lasciare Messina alla volta di mete come Taormina e l’Etna, è emerso che il 66% dei turisti resta invece in città e si stima che, nell’ambito del crocierismo, i vacanzieri che scelgono di rimanere in centro generino un fatturato di oltre 2 milioni e mezzo di euro l’anno per l’economia locale, a fronte di una spesa media di appena 5 euro a testa. Ad illustrare stamane i dati statistici comparativi dei flussi turistici in città degli anni 2019-2023 nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca il sindaco Federico Basile e gli assessori Enzo Caruso e Roberto Cicala