Continuano le avventure della commissaria di polizia Cecilia Orlandi nel secondo romanzo della scrittrice messinese Stefania Tedesco: “Ciatu mei”, un romanzo poliziesco dai risvolti drammatici che mettono a nudo le fragilità della protagonista.

Ieri pomeriggio, alla Gilda dei Narratori, l’autrice ha chiacchierato con il pubblico e con il giornalista Giuseppe Fontana sul secondo capitolo della saga poliziesca interamente “disegnata” – per usare un termine adottato dalla Tedesco – dalla fantasia della scrittrice.

Dopo “Nuvole grigie”, romanzo letterario con il quale ha debuttato, è il momento di “Ciatu mei”, sequel delle avventure di Cecilia Orlandi, commissaria di polizia di Roccia Marina, nome di fantasia di un paese della provincia di Cosenza. Al sud ed alle sue controversie si ispira la scrittrice messinese, nata a Roma, che trae ispirazione dall’esperienza del papà per anni tra le file delle forze dell’ordine. E l’emozione è palpabile sin dalle prime battute, quando inizia a tracciare le caratteristiche della protagonista dei suoi romanzi: una donna dal vissuto travagliato, carica di responsabilità considerando il ruolo ricoperto; una donna fragile, che non nasconde i suoi problemi legati ai disturbi alimentari e che, al contrario, proprio per questo, risulta particolarmente umana.

Cecilia Orlandi dovrà confrontarsi con le sfide quotidiane del suo lavoro e i tormenti per la morte del fratello, al quale era particolarmente legata.

Le attività di spaccio del giovane Beniamino Gallo, detto Mino, arrivano alle orecchie del commissario Cecilia Orlandi attraverso un’informale richiesta d’aiuto da parte del figlio dell’ex collega Vincenzo “Uccio” Ingemi, oggi ristoratore e spalla di supporto per Cecilia. Ma quello che in apparenza sembra essere un lavoro di routine si rivela una scatola cinese: infatti, con la scomparsa di Mino e il successivo ritrovamento del suo cadavere, Cecilia, affiancata dalla sua squadra e dal sostituto procuratore  Renato Serra, si ritrova ad affrontare una serie di indagini a catena che si ramificano, affondando le radici nella criminalità organizzata e che condurranno a risvolti anche  drammatici.

Inoltre, l’arrivo del nuovo commissario della Polizia Scientifica Valerio Mascaro metterà ulteriormente a dura prova la pazienza di Cecilia.