Inaugurata ieri, presso la galleria “Spazioquattro” di Via Ghibellina n. 120, la mostra fotografica di Mimmo Irrera dal titolo “12 gocce di Valium”.
Il fotografo messinese presenta 12 foto, scattate nello spazio temporale di 20’anni, apparentemente “singole tra loro” (come descritto dall’artista stesso nella brochure di presentazione!), ma, unite dall’obiettivo comune di donare pace allo spettatore. Da qui nasce anche il titolo, poiché l’artista, in quegli scatti, condivide il proprio appagamento nel ritrovarsi davanti a quegli spettacoli naturali e resi immortali nella fotografia. Brillante la scelta di usare il bianco e nero invece di una comune foto a colori. Tale tecnica permette all’immagine di vivere nella propria storia e consente, all’occhio dell’osservatore, di penetrare l’immagine stessa e viverla, lontano dal caos della vita quotidiana. Difatti, le sfumature cromatiche del bianco e del nero rendono le immagini fotografiche come quadri tridimensionali, e, consacrano “opera immortale”, anche un semplice lampione con, sullo sfondo, spighe di grano che sembrano muoversi al soffio del vento.
E ancora, l’immagine di una signora anziana seduta, fuori da un portone, mentre legge, quasi permette, allo spettatore, di sentire il suono delle cicale, come se ci si trovasse in quel paese, in un pomeriggio d’estate. Per non parlare dell’interno di una chiesa con una suora inginocchiata che prega, immagine che permette di sentire un canto gregoriano che rimbomba per le volte e gli archi immortalati nella foto. Le 12 opere, vere e proprie gocce di valium, trasportano l’osservatore in uno stato di quiete per una nuova rinascita nello spirito o, semplicemente, per donare gioia in un ricordo del passato che, la fotografia, fa riaffiorare dai meandri della memoria.
La mostra sarà fruibile fino al 19 aprile, dalle 15.30 alle 20.00.