È messinese la paternità del cinema sonoro.

Si deve, infatti, a Giovanni Rappazzo l’invenzione del film sonoro e oggi una targa celebrativa collocata nella sala già a lui intitolata anni fa, nel foyer del Palacultura Antonello, vuole ricordarlo.

Occasione, quella dell’intitolazione della sala “G. Rappazzo”, che ha dato seguito a un momento di riflessione e ricordo dell’inventore, nato a Messina nell’ottobre del 1893 e morto, sempre a Messina, nell’aprile del 1995; a far dono della targa la nipote Giacoma Rappazzo e Rosaria Mantineo Gambadauro, che ha prodotto il cortometraggio “Giovanni Rappazzo. L’uomo che diede voce al cinema”, proiettato nel corso dell’evento odierno.

All’appuntamento, promosso dall’amministrazione comunale, era presente l’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso, anche in rappresentanza del sindaco Federico Basile ed esperti del settore, tra i quali il professore Nino Genovese, critico e storico del cinema nonché presidente del Cineforum Don Orione e Francesco Torre, segretario della Federazione Circoli del cinema.

La mattinata odierna ha consentito di ripercorrere parte della storia del cinema e di colui che per primo ebbe l’intuizione del film sonoro: nel 1921, poco dopo la grande guerra, Rappazzo depositò il brevetto per la pellicola a impressione contemporanea di immagine e suoni, ma non riuscì a vendere la sua invenzione, né a trovare finanziatori; la creazione finì poi per essere sfruttata dall’industria cinematografica americana.