Oggi, in Grecia, si festeggia l’affrancamento dal dominio turco.

In città, la Comunità Ellenica dello Stretto, ha celebrato, questo evento storico, presso l’edicola votiva nei pressi della Prefettura.

Questa ricorrenza è frutto di un lungo e complesso processo che porta all’indipendenza ellenica dal giogo ottomano. Il popolo ellenico, circa duecento anni fa, dà inizio ai moti indipendentisti che condurranno alla sua liberazione ad iniziare da Kalamata e, a seguire, nel resto del paese.

La guerra sarà atroce, come del resto sono atroci tutte le ribellioni di popolo. I Turchi, di fatto, scatenano una repressione feroce: massacri, esecuzioni capitali, come a Costantinopoli nel 1821 contro la comunità di rito greco, con l’impiccagione del patriarca Gregorio V. Anche questi episodi contribuiscono a consolidare lo stereotipo della barbarie ottomana. I Greci, tuttavia, tengono duro e raggiungono l’indipendenza nel 1832.

La Rivoluzione greca è stata il grande evento che ha dato inizio all’età contemporanea.

Alla celebrazione, avvenuta ieri per esigenze logistiche, sono intervenuti i preti ortodossi Padre Antonio Cucinotta e Padre Giovanni Amante, che hanno ricordato anche la festa religiosa dell’Annunciazione di Maria, nove mesi prima del Santo Natale.

Nota negativa il furto di un albero di ulivo bianco che era destinato ad essere piantato accanto all’edicola votiva.