Nasce la Rete regionale delle Città calcidesi di Sicilia.

Presente all’incontro, tra gli altri, l’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso, in rappresentanza del Comune di Messina.

Si è svolto presso la Sala Consiliare del comune di Giardini Naxos il convegno “Primavere elleniche”, organizzato dall’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune ionico, diretto da Fulvia Toscano, in collaborazione con la Comunità Ellenica dello Stretto e la Camera di Commercio italo-cipriota, durante il quale è stato sottoscritto un accordo di Rete fra le città di origini elleniche, fondate da coloni provenienti dalla Calcide Eubea.

Presenti all’incontro l’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso, in rappresentanza del Comune di Messina su delega del sindaco Federico Basile; il primo cittadino di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi; il direttore Cultura del comune di Catania Paolo Di Caro; e i sindaci di Lentini, Rosario Lo Faro, e di Carlentini, Giuseppe Stelfio.

Hanno preso parte anche i direttori dei Parchi delle realtà coinvolte, soprintendenti, archeologi e studiosi di questa materia, oltre alla sindaca della cittadina greca Kalkida, Elena Vaka, e al presidente della Comunità ellenica dello Stretto, Daniele Macris.

L’evento ha aperto le porte all’intero universo ellenico, con il quale la Sicilia orientale ha un legame molto datato; una manifestazione che si prefigge di promuovere sinergie tra i territori delle città della Sicilia orientale, come Naxos con la città di Giardini Naxos (prima colonia greca di Sicilia e promotrice dell’iniziativa), Zancle (Messina), Leontinoi (Lentini) e Katàne (Catania), fondate proprio dai coloni provenienti dalla Calcide Eubea.

Obiettivo dell’accordo è la costituzione della “Rete regionale delle Città calcidesi di Sicilia”, da deliberare con apposito atto di Giunta dei comuni coinvolti, che miri alla realizzazione di comuni strategie le quali, partendo dal dato scientifico documentato della comune origine greca-calcidese, possano divenire fruttuose e concrete attivazioni di progetti, capaci sia di consolidare un comune perimetro storico e identitario, sia di attrarre un segmento importante di turismo culturale.

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Calcide (in greco antico: Χαλκίς, Chalkís) fu una polis dell’Antica Grecia situata in particolare nell’Eubea, nel punto in cui l’isola si avvicina di più alla terraferma greca, con una storia antichissima; Calcide viene citata nell’Iliade da Omero, secondo il quale la Città avrebbe partecipato nella spedizione a Troia con 40 navi, comandate da Elefenore. I Calcidesi fondarono numerose colonie nel Mar Mediterraneo soprattutto in Italia, stringendo intensi legami commerciali e culturali con gli Etruschi, che utilizzavano come alfabeto quello Calcidese, dal quale discende direttamente l’alfabeto latino. Naxos è unanimemente considerato il primo insediamento greco di Sicilia, avvenuto nel 734 a.C., nell’attuale collocazione dell’omonimo Comune di Giardini-Naxos, presso Capo Schisò, ad opera di un gruppo di coloni calcidesi. Alla nuova colonia venne attribuito il nome di Naxos, come l’omonima isola nel Mar Egeo che, nonostante le modeste dimensioni, mantenne nei decenni il suo valore simbolico in quanto venne eretto un altare in onore di Apollo Archegetes ed era il punto di partenza degli ambasciatori greci di ritorno alla madrepatria. Fra l’VIII e il VII secolo a.C., nella sola Italia peninsulare e insulare nacquero Kyme (Cuma), Pithecusa (Ischia), Rhegion (Reggio Calabria) e, in Sicilia, Kallipolis (Giarre), Katane (Catania), Leontinoi (Lentini), Naxos (Giardini Naxos) e Zancle (Messina). È lecito affermare che a Calcide ha avuto origine gran parte della tradizione culturale che appartiene al popolo della Sicilia orientale, coincidente al tempo con l’Antica Grecia occidentale, a partire dalla matrice linguistica che, nel nostro contesto, rappresenta una ricchezza da salvaguardare e valorizzare.