“Com’è cambiato il mondo del lavoro per le donne? Cosa si può fare per migliorare la sicurezza delle donne sul posto di lavoro?”
Sono questa le domande cui ha tentato di rispondere stamane “Donne e infortuni. Le protagoniste si raccontano”, il seminario che l’Anmil di Messina, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Messina, in occasione della giornata internazionale della donna. Un incontro, aperto alla cittadinanza, sulla parità di genere e sulla sicurezza delle donne sul posto di lavoro, che mira a richiamare l’attenzione sulle misure da adottare per rendere i luoghi di lavoro più sicuri e, in caso di infortunio, favorire il reinserimento lavorativo.
Toccante la testimonianza di Loretana Puglisi, una donna siciliana che anni fa nel siracusano ha perso il braccio sinistro mentre stava svolgendo il suo lavoro, adoperando uno dei macchinari del suo pastificio.
Malgrado il tragico incidente, Loretana ha ripreso la sua occupazione e nell’ambito del progetto di reinserimento lavorativo dell’Inail ha beneficiato dell’aiuto di un team di esperti che la accompagnassero nel ritorno sul posto di lavoro, dove la donna, affiancata da un macchinario ideato e pensato per le sue nuove esigenze, è supportata dal figlio Paolo, ora suo collega in fabbrica.
“La giornata internazionale della donna – ha dichiarato Anna Maria Paino, presidente dell’Anmil di Messina – non è una festa, ma una ricorrenza, in cui è importante sottolineare come queste donne, oltre al trauma dell’infortunio e ai suoi risvolti, nella vita quotidiana, vanno spesso incontro a gravi difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro, che, purtroppo, si sommano alle discriminazioni, radicate nella nostra società.”
E proprio per attuare un cambiamento che parta dalla società e dalle nuove generazioni l’Anmil ha avviato all’interno delle scuole un progetto dal titolo “Giocando si impara”, iniziativa, cui a Messina ha aderito l’istituto comprensivo “Pascoli-Crispi”, che intende trasmettere sin dalla più tenera età l’importanza della prevenzione e veicolare rischi e pericoli anche di quella che può apparentemente sembrare un’azione innocua.
In Sicilia, su 25914 infortuni denunciati l’anno scorso, il 33% riguarda le donne, un dato per così dire parziale, che non tiene infatti conto dell’alto numero di incidenti domestici, i quali, coinvolgendo casalinghe sprovviste di copertura assicurativa, non vengono denunciati e dunque non rientrano nella statistica. A livello nazionale, ogni anno circa duemila donne diventano “disabili da lavoro”: un dato allarmante, che non può non destare grande preoccupazione, alla luce anche del fatto che le donne tendenzialmente non sono impiegate nelle attività ad alto rischio infortunistico, attività dove è molto più alta la componente maschile.
All’iniziativa hanno preso parte la presidente dell’Anmil di Messina Anna Maria Paino, l’assessora alle politiche sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore, la prefetta di Messina Cosima Di Stani, la dottoressa Anna Sammarro (in rappresentanza del questore di Messina Annino Gargano), la direttrice dell’Inail di Messina e Milazzo Maria Giovanna Costanza, la responsabile del processo dei lavoratori dell’Inail di Messina Emanuela De Gaetano, la rappresentante dell’ufficio provinciale del lavoro di Messina Concetta Buonocore, la dirigente scolastica Giusy De Luca dell’istituto comprensivo “Pascoli-Crispi” di Messina il dirigente dell’Anmil di Palermo e il consigliere nazionale Salvatore Malaponti.
Presenti, inoltre, alcuni rappresentanti del comando provinciale dei carabinieri di Messina e della curia di Messina; a moderare l’incontro il giornalista Fabrizio Bertè.